(Gazzetta di Benevento) – “Nel Sannio vige una sorta di pax mafiosa, non c’è quello scontro tra bande tipico del napoletano.
Il tessuto sannita è anche più omertoso rispetto a quello di Napoli e della sua provincia”.
Queste alcune della dichiarazioni del sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Benevento, Antonio Clemente (foto), nel corso della trasmissione “L’intervista”, condotta da Samuele Ciambriello, che andrà in onda domani, alle ore 20.30, su Telebenevento.
Il magistrato ha parlato, inoltre, delle differenze tra la realtà del Tribunale di Benevento, dove Clemente opera dal 2005, e quella del napoletano, dove ha lavorato per anni.
Alla domanda di Ciambriello sull’emergenza giudiziaria, Clemente ha chiarito che questa si avverte anche a Benevento, per motivi perlopiù legislativi.
Inoltre, rispetto alle accuse di “politicizzazione”, spesso rivolte alla categoria dei magistrati, Clemente ha risposto: “Una delle accuse più gravi che si possa fare ad un magistrato è quella che si muova per motivi politici.
Mentre si sa che ci sono più gradi di giudizio e per ogni giudizio più magistrati”.
Inoltre, al quesito se ha più paura di una criminalità comune o di una criminalità politica, Clemente ha sottolineato come un magistrato debba mettere in conto la paura.
“Le paure – ha affermato – vanno affrontate tutte con pacatezza, facendo appello perché la legalità venga assicurata non solo dai magistrati e dalle Forze dell’ordine, ma da tutti i cittadini”.
“Il messaggio che deve passare – ha concluso il magistrato sannita – è che la legalità paga.
Solo con una convivenza civile ed il rispetto delle regole il paese può crescere. Per me la speranza è che le cose possano andare sempre per il meglio”.