Dopo più di tre anni e mezzo ad Antonio e Maria non resta che la preghiera. Il loro dolore e le speranze di giustizia, per l’immatura perdita della loro amata piccola Virginia, le hanno affidate a San Nicola, il santo Patrono della loro terra, Cusano Mutri, estremo lembo orientale del massiccio del Matese al confine tra Campania e Molise, fatta di gente semplice e devota, ma anche laboriosa e tenace, che non intende rassegnarsi senza che sia fatta piena luce sulla prematura morte di una giovanissima vita. Chiusi nel loro dolore attendono con ansia, ma anche con fiducia, che si possa finalmente aprire il processo per il decesso di Virginia, di appena sette mesi, deceduta nel pomeriggio del 2 giugno 2007 presso l’Ospedale Sacro Cuore di Gesù Fatebenefratelli di Benevento per “distress respiratorio”. In seguito a tale decesso è stato immediatamente aperto presso la Procura di Benevento un procedimento penale assegnato al P.M. Marcella Pizzillo, che giace ancora senza alcun esito. Il P.M. ha infatti disposto fino ad oggi varie consulenze tecniche medico-legali, per accertare cosa realmente avvenne in quel fatidico pomeriggio che portò all’immatura scomparsa di Virginia, ma non è stato dato ancora corso al processo. I coniugi Croce chiedono giustizia per la morte della loro Virginia e intendono lottare con tutte le loro forze per fare piena luce su quanto avvenne quel fatidico pomeriggio, convinti che la loro piccola poteva essere salvata se solo si fossero applicati tutti i protocolli clinici che il caso richiedeva, come è stato anche evidenziato nelle perizie mediche depositate al Tribunale di Benevento. Per intanto tutto il carteggio, attesa la gravità del fatto, i coniugi Croce lo hanno affidato allo studio legale Maccioni di Roma, in attesa dell’inizio del giudizio che è bene ricordarlo, con il nuovo codice il termine di prescrizione si è ridotto a soli sette anni e mezzo. L’accertamento tecnico preventivo, avviato nel mese di ottobre del 2008, affidato al prof. Pomara docente di Medicina legale della facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Foggia, è depositato dal luglio scorso agli atti del Tribunale di Benevento. A leggere le affermazioni contenute nella relazione del prof. Pomara un brivido corre per la schiena, poiché esse lasciano ben pochi dubbi: “La causa del decesso della piccola Croce Virginia è addebitabile ad una insufficienza respiratoria acuta in corso di broncopolmonite interstiziale virale e bronchiolite. La maggior parte dei bambini può essere trattata a domicilio e guarisce in 3-5 giorni senza alcuna conseguenza. La mortalità è rara se il trattamento medico è adeguato”. I genitori non riescono perciò a darsi pace e vogliono che si faccia al più presto piena luce sulla condotta tenuta dai sanitari del Fatebenefratelli durante il ricovero che portò al decesso della piccola Virginia. “Vogliamo che la giustizia faccia rapidamente piena luce sulla triste vicenda, non solo per onorare le memoria della piccola Virginia – dichiarano i coniugi Croce – ma soprattutto per evitare che si possano ripetere altri eventi luttuosi che invece potrebbero essere evitati”.
Associazione Cittadinanzattiva