L’associazione “Altrabenevento per la città sostenibile contro il malaffare” ha inoltrato alla Provincia un lungo documento di osservazioni critiche al Piano Territoriale di Coordinamento recentemente adottato. In primo luogo Altrabenevento evidenzia che il PTCP non tiene conto, adeguatamente, dei principi indicati dalla Regione Campania per “…uno sviluppo sostenibile sorretto dal più basso consumo di suolo perseguibile, attraverso la scelta decisiva di una pianificazione d’area vasta con valenza paesistica sostenuta da una rete ecologica… di riqualificazione e connessione delle risorse paesistiche e ambientali … per la pianificazione dell’uso del territorio che minimizzi i rischi ambientali”.
Altrabenevento sostiene che nonostante queste premesse e la previsione di “corridoi ecologici” per la tutela delle aree fluviali, nel Piano Territoriale redatto dalla Provincia di Benevento, non è stata inserita la Rete Ecologica Regionale e pertanto :”il tratto del Fiume Calore e del Torrente Ufita vengono nelle tavole ancora graficizzati con una ampiezza della fascia di rispetto di almeno metri 300 dalla sponda, per ogni lato, in modo del tutto anacronistico dopo l’approvazione del PTR”.
“Appare ancora più ingiustificato- scrivono Sandra Sandrucci, Gabriele Corona e Vincenzo Fioretti di Altrabenevento – è il mancato recepimento del Corridoio Appenninico Primario cioè il caposaldo ambientale che attraversa da Nord a Sud in tutta la sua lunghezza la Regione Campania, ineludibile per l’attuazione del Progetto APE (Appennino Parco d’Europa)… con finalità rivolte alla realizzazione di un strategia complessiva di conservazione della natura e di valorizzazione degli ambiti naturali, culturali, storici e delle attività umane”.
Altrabenevento, pertanto, chiede che il PTCP “sia modificato qualificando il Fiume Calore quale Corridoio Ecologico Regionale Principale con fascia di almeno 500 mt di lato dalla sponda” e sia esteso il regime dei divieti previsti per le fasce dei fiumi (corridoio ecologico) anche alle aree di espansione inondabili e alle zone di tutela ordinaria.
Altrabenevento contesta anche la Piattaforma Logistica indicata nel PTCP ma non prevista nella programmazione regionale, precisando che “nella relazione tecnica al Piano Regionale Territoriale, sono previsti tre Interporti di 1^ categoria, che hanno le caratteristiche dimensionali e funzionali della piattaforma logistica prevista a Contrada Olivola/Roseto, e cioè quelli di Maddaloni, Marcianise e Battipaglia, ma non vi è alcuna previsione per un quarto Interporto di 1^ livello quale si conforma la Piattaforma beneventana. Per eludere questo vincolo, sostiene Altrabenevento, la Provincia ha usato un escamotage indicandola nei documenti ufficiali come interporto di 2° livello mentre, in realtà, presenta inequivocabilmente tutte le caratteristiche di quelle di 1° livello.
Infine Altrabenevento chiede sia “recepita anche nelle tavole grafiche del PTCP, la prescrizione dell’Autorità Ambientale della Regione Campania che ha stralciato, nell’ambito della procedura del PUC di Benevento, tutta l’area inserita nel piano Consorzio A.S.I. di Ponte Valentino denominata zona “D” in contrada Acquafredda”, dove la Luminosa vorrebbe costruire la centrale a Turbogas.
Gabriele Corona – presidente di Altrabenevento