di Peppe Porcaro
Se uno avesse bisogno di segnali forti e chiari per capire che, anche a Benevento, si è in piena campagna elettorale può star certo, da oggi, che di segnali ne ha garantito almeno uno che taglia la testa al toro. O al topo, secondo gusti e preferenze in quanto a grandezze e sensibilità personali. L’avvio alle danze elettorali non proviene però dai soliti padroni del vapore. Nessuna segreteria politica ha, infatti, ancora sciolto dubbi o fatto passi verso la chiarezza. No, c’è tempo per questo. Nelle segreterie politiche siamo appena alle scaramucce iniziali. I giochi che contano sono ancora da farsi. E comunque è noto ai più che queste non sono scelte che si possono fare in autonomia tra il Sabato e il Calore. Le scelte oculate, si sa, si fanno a Roma. Se va bene a Napoli. Occorre verificare col bilancino pesi e contrappesi delle singole opzioni. E poi valutare forma e sostanza dei candidati, soppesare il loro equilibrio, la loro affidabilità. E di questi tempi, è risaputo, pretendere l’affidabilità in politica è come chiedere ad un premier cattolico di non bestemmiare in pubblico…
Ad aprire la campagna elettorale per la città di Benevento ci ha pensato nientepopò di meno che la Lega Sannita. Epperò, direte voi. Chi meglio della Lega Sannita può infatti vantare credito per disegnare le coordinate del nuovo sindaco? E infatti alla Lega ci hanno pensato su e che ti fanno? un identikit del sindaco della città. Praticamente gli hanno cucito l’abito su misura, al primo cittadino. Il sindaco della Lega Sannita dovrà essere una donna “di notevole spessore sociale e di notevole prestigio politico”. Come non essere d’accordo? Se poi la stessa deve essere “persona di spessore sociale, populista ed interprete delle esigenze della popolazione…” potreste voi dissentire? Si vabbè quel populismo stride un pò, ma cercate di capire l’essenza vera della proposta della Lega Sannita. Loro voglio una sindaca che sia ” l’espressione sintetica ed analitica della società in evoluzione ed in particolar modo deve essere la risultante dell’aggregazione delle forze rappresentative di tutto il tessuto sociale”.
Chiaro adesso zucconi? Per la Lega non bisogna star li a guardarsi le scarpe, no. Alla Lega Sannita, non amano i cincischiamenti, il parlarsi addosso, la stretta attualità. Loro parlano di guardare lontano “sia a ritroso nel trascorso pregresso sia proiettati al futuro, mirando ad una solidità coesa”. E se proprio non lo volete capire, la scelta della sindaca “di contro, d’altra parte, deve invece altresì essere concepita con forze nuove, autoritarie e carismatiche, con particolare occhio a chi rappresenta oggi un nuovo corso nel prezioso tessuto sociale”. Ho il sospetto che alla Lega Sannita abbiano già pronto il nome della signora che dovrà rappresentarci. Una signora autoritaria e populista quanto basta e certo capace di sintesi ed analisi. Loro, alla Lega, quel nome ce l’hanno.
Naturalmente in pieno spirito democratico, ancorché populistico ed autoritario, vorrebbero che fossimo noi popolino a suggerirlo. Per me va anche bene, chiedo però solo un aiutino al leghista di turno. Tanto per non sbagliare.