Il 6 agosto scorso è stata pubblicata sul sito della AMTS la graduatoria finale dei 50 partecipanti alla selezione per “operatori qualificati d’ufficio” che sono risultati idonei a seguito delle prove curate dalla soc. Studio Staff di Napoli. (allegato 1).
La domenica successiva, l’8 agosto, il Sannio Quotidiano pubblicava un primo articolo che faceva riferimento alla presenza nei primi posti della graduatoria di molti nomi noti. Per l’esattezza, tra i primi 13 idonei, quelli per i quali la AMTS ha chiesto l’assunzione, figurano 7 familiari di funzionari e dipendenti dell’AMTS e del Comune, la figlia di un ex amministratore dell’AMTS e il componente della segretaria provinciale di Italia dei Valori, partito che anche su questa questione si è caratterizzato per una vivace polemica interna.
Il sindaco e il presidente dell’AMTS sono intervenuti a metà agosto per difendere il concorso ed annunciare querele nei confronti dei contestatori. Poi Claudio Principe ha chiesto un parere ad un noto avvocato sulla legittimità degli atti, mentre il sindaco ha chiesto l’annullamento del concorso per motivi di opportunità, precisando di non avere elementi per sospettare illegittimità.
Della questione ha discusso il consiglio comunale il 16 settembre in una seduta durata 5 ore che si è conclusa senza l’approvazione di alcun documento e quindi senza alcuna decisione amministrativa. Tutti i consiglieri intervenuti hanno premesso che il consiglio si pronuncia solo su aspetti di “carattere politico” dimenticando che invece si tratta di un organo amministrativo. Il consiglio avrebbe dovuto cioè entrare nel merito del concorso e del modo con il quale è stato gestito, perché si tratta di una società, la AMTS, di cui il Comune è socio unico. Insomma si tratta di una società che rende un sevizio pubblico con i soldi dei cittadini e sottoposta al “controllo analogo”. Del resto, i consiglieri avendo a diposizione gli atti non potevano limitarsi solo a generici discorsi sulla legalità e sul bisogno di occupazione.
Altrabenevento ha chiesto all’AMTS i documenti, li ha anche pubblicati sul suo sito e poi ne ha tratto delle considerazioni che oggi presentiamo.
Il giorno 17 Marzo del 2010 il consiglio di amministrazione dell’AMTS, composto da Claudio Principe (presidente), Antonio Formichella e Severino Coluccio, alla presenza del collegio sindacale comporto da Domenico Capobianco, Vincenzo La Brocca e Fabio Solano, con il verbale n. 92 (allegato 2) incarica il direttore generale dell’Azienda, l’ing. Francesco Volpe, di preparare una bozza di lettera da inviare a ditte specializzate per invitarle a far pervenire offerte relative alle procedure necessarie per la selezione di personale.
Il 13 di aprile il direttore Volpe inviava al dirigente del Settore Finanze del Comune la lettera protocollo n. 651 (allegato 3) con la quale comunicava le esigenze del personale tra le quali prevedeva anche 6 “operatori di ufficio-parametro 130”da assumere part-time nel corso del 2010.
Lo stesso giorno il direttore dell’AMTS inviava a sei ditte specializzate una lettera (allegato 4) con l’invito a presentare offerte per effettuare le selezioni sulla base di un capitolato speciale che veniva allegato.
Il 16 di aprile con la delibera n. 93 (allegato 5), il CdA approvava la bozza di regolamento “criteri e modalità per la selezione del personale” (allegato 6) e la bozza di lettera con l’elenco delle ditte a cui inviarle, che però erano già state spedite tre giorni prima. Si noti che la selezione richiesta alle ditte riguarda personale con la qualifica di “operatore qualificato di ufficio – parametro 140”.
Attenzione: il contratto nazionale di lavoro per il personale dei trasporti (allegato 7) precisa che “operatore di ufficio–parametro 130” è un lavoratore che espleta compiti di natura tecnica e amministrativa che richiede la conoscenza di procedure operative definite. Nel prospetto relativo alla necessità di personale, inviato dall’AMTS al Comune, si precisa che per le assunzioni di questo personale è previsto solo il titolo di studio di “ragioniere”. Invece, l’ “operatore qualificato di ufficio – parametro 140” è una sorta di super impiegato ed infatti il contratto dei trasporti prevede che sia un lavoratore che svolge funzione di concetto anche complesse. Per questo tipo di lavoratori la AMTS richiederà il titolo di ragioniere oppure in sostituzione la laurea in scienze economiche o giuridiche.
Si capisce la differenza: alla selezione per impiegato semplice possono partecipare solo i ragionieri, al concorso per operatori qualificati può partecipare chiunque abbia un titolo di studio di scuola media superiore purché abbia anche una laurea in scienze economiche o giuridiche.
Il regolamento, “Criteri e modalità per il reclutamento del personale” approvato dal CdA dell’AMTS, all’articolo 4 prevede che per le attività di reclutamento svolte all’interno, cioè dall’Azienda, il direttore nomina e presiede una commissione di valutazione; quando invece le selezioni sono affidate all’esterno, la commissione non viene nominata.
È questo uno degli elementi più controversi della questione.
Il decreto legislativo 165 del 2001, (allegato 8) all’articolo 35 lettera c, prevede che le amministrazioni pubbliche per reclutare il personale debbano tener conto di 5 pricipi:
a) adeguata pubblicità
b) sistemi di selezione oggettivi
c) pari opportunità
d) decentramento delle procedure di reclutamento
e) nomina della commissione di esperti senza amministratori e sindacalisti.
L’articolo 18 della legge 133 del 2008 (allegato 9) precisa che “le società che gestiscono servizi pubblici locali a totale partecipazione pubblica adottano, con propri provvedimenti, criteri e modalità per il reclutamento del personale e per il conferimento degli incarichi nel rispetto dei principi di cui al comma 3 dell’articolo 35 del decreto legislativo 30 marzo 2001 n.165”.
Insomma, anche per le selezioni effettuate dalle società tipo l’AMTS occorre la nomina di una commissione che, secondo il regolamento approvato dal CdA dell’Azienda, doveva essere presieduta dal direttore generale. Invece la selezione degli “operatori qualificati di ufficio” è avvenuta solo alla presenza del personale della società esterna, incaricata delle selezioni, la Studio Staff di Napoli, senza commissione.
Il 4 maggio, quindi dopo che sono state inviate le lettere alle ditte per effettuare le selezioni per “operatore qualificato di ufficio”, il dirigente del Settore Finanze del Comune, Andrea Lanzalone, risponde (allegato 10) alla nota con la quale gli era stata comunicata la programmazione del personale dell’AMTS 2010, tra i quali i 6 “operatori di ufficio- parametro130” da assumere part-time. Lanzarone comunica che: “le assunzioni ipotizzate per il 2010 non sembrerebbero compatibili nei tempi indicati con la programmazione di spese per il personale dell’ente. Per tanto si chiede di fornire il dettaglio dei tempi di effettuazione delle stesse…”.
Quindi la AMTS aveva avviato le procedure per selezionare gli operatori qualificati di ufficio senza avere avuto alcuna autorizzazione dal Comune. Neppure dopo la comunicazione di Lanzalone la procedura si blocca.
Infatti il giorno dopo, il 5 maggio, il Cda (allegato 11) affida alla società Studio Staff di Napoli l’incarico di procedere alla selezione del personale, ed approva anche l’ “Avviso si selezione pubblica di una graduatoria con validità triennale da utilizzare per assunzioni a tempo indeterminato part-time nella categoria autoferrotranvieri, profilo “Operatore Qualificato di Ufficio- parametro 140, presso l’AMTS spa di Benevento.” (allegato 12)
Il 12 maggio il direttore della AMTS risponde al dirigente Lanzalone (allegato 13) per comunicare che il Cda ha deciso di procedere alla selezione per una graduatoria con validità triennale per successive assunzioni sulla base dell’effettivo fabbisogno e compatibilmente con la disponibilità economica.
Quindi il Comune sapeva che la AMTS stava procedendo per un concorso a posti zero, o meglio per una graduatoria dalla quale attingere appena le disponibilità economiche lo avrebbero consentito, ma non risultano agli atti risposte da parte dell’amministrazione comunale per bloccare tali selezioni.
Per la verità la selezione era solo formalmente “a posti zero” perché in realtà vi era la previsione di assunzioni per 6 impiegati che il Comune non aveva bocciato, limitandosi a chiedere di prorogare le assunzioni.
Il 27 maggio sul quotidiano La Repubblica compare un annuncio (allegato 14) con il quale la società Studio Staff si limitava a comunicare che per conto di una sua società cliente, “operante nel settore del trasporto locale nel beneventano”, avrebbe effettuato la selezione per “operatori qualificati di ufficio-parametro140”. Il titolo di studi richiesto era quello di ragioniere o in alternativa la laurea in scienze economiche o giuridiche. Da nessuna parte in questo annuncio, pubblicato a pagamento anche su Il Sannio Quotidiano e sul sito www.catapulta.it, si faceva riferimento alla AMTS.
Insomma i disoccupati interessati non dovevano sapere che la selezione si svolgeva per conto di una azienda dei trasporti di fatto pubblica, perché l’avviso pubblicato poteva far riferimento a qualunque azienda di trasporti privata della provincia di Benevento, magari con una sede lontana un’ora dalla città capoluogo.
L’annuncio è stato pubblicato anche sul sito Sportello Alfa del Comune di Benevento dove l’hanno visto si e no 150 persone e che comunque rinviava al sito di Studio Staff senza alcun riferimento all’AMTS. (allegato 15)
A proposito di pubblicità per le selezioni, l’articolo 5 dei “criteri per il reclutamento del personale” (allegato 6) approvato dal CdA dell’AMTS ad aprile scorso, prevede: “tutte le volte che dovesse emergere la necessità di inserire nel proprio organico nuove risorse, al fine di garantire la massimo pubblicità e trasparenza, la AMTS dovrà provvedere a rendere pubblica tale necessità evidenziando posizione ricercata e requisiti richiesti. Ciò al fine di permettere a tutti gli interessati di partecipare al processo di selezione. La pubblicazione della ricerca dovrà avvenire sia attraverso la pubblicazione di un messaggio di reclutamento sulle pagine di uno o più quotidiani di rilevanza nazionale/regionale/locale o in qualsiasi altra modalità che soddisfi la pubblicità e la trasparenza del processo così come previsto dalla normativa nazionale e regionale. In ossequio al principio di economicità sopra evidenziato, tutte le votle che in termini di reclutamento verrà ritenuto sufficiente si considera adempiuto all’obbligo di pubblicità la pubblicazione della ricerca sul proprio sito aziendale.”.
Queste sono le regole per la pubblicità stabilite dal regolamento per il reclutamento di personale approvato dall’AMTS che però per le selezioni di “operatore qualificato di ufficio” non sono state rispettate. Infatti l’annuncio delle selezioni non è stato pubblicato sulla gazzetta ufficiale nè sul sito del Comune di Benevento o sul sito dell’AMTS e neppure l’azienda o l’ente hanno fatto comunicati stampa per annunciare la selezione. L’annuncio è stato ripreso da uno dei siti più frequentati dai disoccupati, cioè SelezionaLavoro.it con il titolo “Studio Staff seleziona ragionieri per Benevento”, (allegato 16) con un evidente pubblicità distorta perché, come si ripete, potevano partecipare anche altri diplomati purché in possesso delle lauree in economia o in giurisprudenza.
Il bando di concorso (allegato 12) , quello dove si precisava che l’AMTS aveva deciso di avviare la selezione per gli “operatori qualificati di ufficio-parametro 140”, non è mai stato pubblicato sul sito dell’AMTS nè sul sito del Comune nè sul sito di Sportello Alfa.
E’ stato invece inviato ai sindacati CGIL, CISL, UIL, UGL, CISAL, (allegati 17-18-19-20-21).
Insomma, solo alcuni sapevano che la selezione si svolgeva per conto dell’azienda dei trasporti della città di Benevento, di fatto pubblica, e nella realtà non era a posti zero.
La AMTS sostiene che la pubblicità sarebbe stata adeguata perché si sono candidati per la selezione 989 persone, ma tra gli atti messi a disposizione non compare l’elenco di questi candidati. La società che ha effettuato le selezioni ha inviato l’elenco di 670 ammessi avendone scartati 319 per mancanza di requisiti, ma non spiega quali e perché.
Nel documento distribuito ai presenti alla prima prova, il 6 luglio, definito Vademecum, (allegato 22), parte III, si legge che “Alla prima prova di selezione sono stati ammessi tutti i candidati che, in fase di candidatura on line, hanno dichiarato di possedere i requisiti oggettivi richiesti dal bando. A salvaguardia dell’intera procedura di selezione, sono stati, altresì, ammessi coloro che in fase di candidatura on line hanno evidenziato contraddizioni, ambiguità e/o incongruenze tra le informazioni dichiarate nel form/curriculum e le risposte fornite alle domande poste al termine del form. Tutti i candidati sono stati comunque ammessi con riserva”.
Quindi, perché sono stati esclusi dalla prima prova 319 candidati?
Dei 670 ammessi, 364 non si sono presentati alla prima prova. Di essi 97 (circa il 25%) sono di Benevento. La Prima prova, consistita in una batteria di quiz a risposta multipla, si è tenuta stranamente a Napoli e non a Benevento come esplicitamente previsto dall’articolo 4 del bando pubblico, art. 4, e vi hanno partecipato 306 candidati.
La Studio Staff, come precisa nel Report consegnato alla AMTS, ha stilato la graduatoria dei primi 81 selezionati, sommando i punteggi delle tre prove previste (quiz a risposta multipla, questionario e colloquio). L’art. 4 del Bando pubblico, invece, prevedeva che la graduatoria sarebbe stata stilata sommando solo i punteggi della seconda e della terza prova, cioè il questionario e il colloquio.
Il Cda il 22 luglio con la delibera n. 97, (allegato 23) prende atto della graduatoria dei primi 78 selezionati, di cui 50 idonei. (Si nota che nei primi 25, ben 23 sono beneventani; nei successivi 25, solo 2 beneventani e così pure nei restanti 28.)
Il Consiglio di Amministrazione dell’AMTS, sempre con la delibera n. 97, delibera di chiedere al Comune di Benevento l’autorizzazione per la assunzione di 8 “operatori qualificati di ufficio-parametro 140” dal 1° settembre ed altri 5 dal 15 ottobre.
Nota bene: ad aprile l’AMTS chiedeva l’assunzione di 6 “Operatori di ufficio- parametro 130” poi a luglio, dopo l’approvazione della graduatoria, chiede al comune di assumerne 13 con una qualifica addirittura superiore.
La decisione del Cda del 22 di luglio viene trasmessa dal direttore dell’Azienda al Comune di Benevento il 9 di agosto, (allegato 24) dopo 18 giorni dalla riunione, dopo la pubblicazione della graduatoria sul sito dell’AMTS, avvenuta il 6 agosto, e dopo che è esplosa la polemica l’8 agosto su Il Sannio Quotidiano.
Tre giorni dopo, il 12 agosto, i dirigenti comunali alle Finanze e al Personale, comunicano (allegato 25) al direttore dell’AMTS che è necessaria una verifica contabile sulla spesa preventivata per queste assunzioni.
Il 17 di agosto l’assessore al personale Cosimo Lepore (allegato 26) scrive al dirigente del Settore Finanze Lanzalone lamentando di non aver saputo nulla delle selezioni e lo invita a “soprassedere alla richiesta di assunzioni” dell’AMTS.
Lo stesso giorno il dirigente Lanzalone (allegato 27) scrive all’assessore al Personale e al sindaco e, dopo aver ricordato le precedenti comunicazioni con il direttore dell’AMTS, comunica: “le confermo che la sua richiesta di soprassedere in esito alle assunzioni da parte dell’AMTS trova, negli atti già posti in essere da questo Comune piena attuazione”.
Il resto è storia nota. Sia il Comune che il presidente dell’AMTS hanno annunciato che il concorso contestato sarà annullato e rifatto, ma non hanno chiarito con quali regole. Altrabenevento ritiene che deve essere modificato il regolamento per i criteri di selezioni, prevedendo la nomina di una commissione di esperti nominati da Enti pubblici con il controllo di un rappresentate di un comitato di disoccupati; la pubblicità deve fare riferimento alle assunzioni presso la AMTS da stabilire preventivamente; il contenuto delle prove e la attribuzione dei punteggi devono essere noti a tutti i possibili candidati; nessuno dei soggetti coinvolti nella gestione del concorso contestato devono occuparsi del nuovo concorso.
Occorre a tal proposito segnalare anche il comportamento del Comune su tutta la vicenda. L’AMTS è sottoposto al “controllo analogo” ma nessun Dirigente e nessun amministratore si è preoccupato di controllare gli atti prodotti dall’AMTS per la selezione in questione. Addirittura l’assessore Scarinzi, al quale il sindaco ha attribuito la delega per il controllo sulle società partecipate, ha comunicato che l’ufficio competente ai controlli, non è mai stato costituito.
Di tutto ciò avrebbe dovuto discutere il Consiglio Comunale che invece si è fatto condizionare da tatticismi esasperati tra maggiorane ed opposizioni.
Gabriele Corona – presidente di Altrabenevento
(gli allegati saranno a breve disponibili sul sito dell’associazione www.altrabenevento.org)