La polemica sul recente concorso indetto dall’AMTS per assumere personale amministrativo, ha caratterizzato il ferragosto beneventano con numerosi interventi a mezzo stampa di politici, amministratori, sindacalisti e rappresentanti di varie associazioni che per la maggior parte chiedono alla Azienda dei Trasporti e al Comune, suo unico azionista, di bloccare le assunzioni e fare chiarezza sulle procedure adottate per le selezioni. Le risposte date finora dai diretti interessati sono state contraddittorie, nervose e fuorvianti: il presidente della Azienda dei Trasporti, Claudio Mosè Principe, assicura che tutto si è svolto regolarmente e annuncia querele per chi esprime dubbi; gli assessori Cosimo Lepore e Luigi Boccalone ritengono che non si possa procedere alle nomine perché non ci sono soldi; il sindaco, invece, con una lunga nota che parla di tutt’altro, si limita a confermare le imminenti assunzioni ed invita i contestatori a rivolgersi alla Procura della Repubblica.
Qualcuno ha già accolto l’invito del sindaco, ma l’Amministrazione ha comunque il dovere di chiarire i tanti dubbi che riguardano le procedure adottate per quel concorso ed anche per il precedente indetto per la assunzione di autisti, perché proprio la assenza di spiegazioni ufficiali alimenta le velenose allusioni.
E allora facciamo il punto sulla questione per porre, soprattutto al sindaco, alcune considerazioni e domande specifiche.
La graduatoria del Concorso per “Operatori qualificati di ufficio” è stata pubblicata sul sito dell’AMTS il 6 agosto e si nota, innanzitutto, che tra i primi 17 nomi selezionati, vi sono: la figlia del direttore dell’AMTS, Franco Volpe; il figlio del segretario generale del Comune di Benevento, Antonio Orlacchio; la figlia di uno dei componenti il Consiglio di Amministrazione dell’AMTS, Giovanni Cuomo; il componente la segretaria provinciale di Italia dei Valori, Stanislao Di Lucia, amico stretto del presidente dell’AMTS; la sorella del Dirigente del Settore Finanze del Comune, Andrea Lanzalone; la moglie del portavoce del sindaco, Antonio Orafo; il figlio dell’assessore alla trasparenza, Giovanni D’Aronzo (IdV); diversi figli di dipendenti dell’AMTS.
Naturalmente questa graduatoria non vuol dire che le selezioni siano state truccate, ma suscita l’impressione che solo gli addetti ai lavori conoscessero quel concorso e le reali possibilità di assunzioni non definite al momento del bando che, difatti, è stato davvero poco pubblicizzato.
La AMTS ha fatto pubblicare a pagamento su due quotidiani il 27 maggio scorso uno di quei trafiletti che nessuno nota e poi ha inviato alla stampa un comunicato (ora rimosso dal sito AMTS) l’11 giugno, cioè il giorno prima della scadenza del bando. Perché una pubblicità così scarsa per dare notizia di una possibilità di lavoro stabile in una azienda di fatto pubblica?
Fa discutere, inoltre, il fatto che la società che ha curato la selezione per questo concorso, la Studio Staff di Napoli, è la stessa che si è occupata dei quiz per la selezione del Concorso dell’AMTS per gli autisti, anch’esso molto controverso. Fu bandito nel 2006, rinviato due volte e iniziato ad ottobre 2008 con una prova di esame, alla quale si presentarono 779 concorrenti su 1.250 ammessi, che fu addirittura annullata a causa di un errore del sistema informatico messo a punto da tale società. Dopo la ripetizione della prima prova, alla quale parteciparono 675 persone, cioè la metà degli ammessi, chiamati a rispondere a 100 domande di cultura generale in 60 minuti, STUDIO STAFF selezionò 101 nomi per la seconda prova che si è tenuta a dicembre 2008. In questo caso ai partecipanti fu sottoposto un altro quiz con 75 domande in materia di trasporti e la commissione insieme alla società napoletana, selezionò 43 persone per la prova finale, quella di guida. In questa seconda graduatoria, però, non compaiono ben 9 persone che dopo la prima prova si erano piazzati nei primi 13 posti. Erano diventati improvvisamente “ciucci”? Si erano ritirati? Erano stati esclusi per altri motivi? Sul sito dell’AMTS, è stato pubblicato solo il risultato della prima prova e nessun comunicato risulta inviato o pubblicato dalla stampa sul risultato finale del concorso la cui commissione di valutazione era costituita da: Franco Volpe (presidente), Antonio Orlacchio (segretario), Severino Colucci, Pietro Mainolfi, Carlo Molinaro, Attilio Tranfa (componenti). (Si allega la graduatoria mai pubblicata che Altrabenevento rende pubblica).
I primi sei selezionati cioè Gerardo Molinaro (1960), Nunzio Varricchio (1984), Omar Tretola (1980), Gabriele Anzalone (1961), Biagio Del Grosso (1975) e Antonio Fioravanti (1972), pare siano già stati assunti come autisti come previsto dal bando. Altri 10, cioè Antonio Rossi (1976), Giuseppe Megueni (1977), Mario Del Prete (1976), Duilio Varricchio (1984), Giuseppe De Pierro (1969), Pierpaolo Porcaro (1983), Fernando Vetrone (1984), Raffaele Zullo (1969), Ivano Iacoviello (1982) e Cosimo Pagliuca (1977), sono stati assunti successivamente grazie al passaggio del servizio scuolabus dal Comune all’AMTS. Quel servizio doveva essere pagato con gli introiti delle tariffe per la sosta triplicate con la adozione dei parcometri, ma non si sa ancora a quanto ammonta l’incasso. Perché il Comune non ha assunto direttamente i tre autisti di scuolabus che mancavano per garantire il servizio? Chi paga ora per quelle assunzioni dell’AMTS che hanno comportato anche la revoca degli incarichi alle cooperative di parcheggiatori?
* presidente di Altrabenevento
niente di nuovo! questo è lo schifo di bn! persone che valgono niente o poco che sonoa a posti di dirigenza ed altre meritevoli a casa. vergognatevi!