Sta per finire agosto ed un’altra annata lavorativa è alle porte. Ma una riflessione è dovuta in questo contesto un po’ troppo silente, biascicato, stanco nonostante il riposo estivo, in una stagione che ha fatto i capricci ma tutto sommato non ha proposto una calura asfissiante. Un contesto in cui l’opinione pubblica, veicolata come sempre dall’informazione attraverso i suoi vari canali, sembra essere quanto mai distratta e disattenta, affacciata con sufficienza su ciò che accade e senza mai pretendere fino infondo ciò che le spetterebbe di diritto: sapere come stanno le cose.
Bastano pochi esempi per far capire quanto noi cittadini di Benevento siamo forse i primi a non volere (e per certi versi non meritare) un’informazione completa e chiara su quanto ci circonda. Caso degli imminenti arresti di esponenti di spicco della politica locale, tra cui amministratori comunali in carica: dopo un elevato livello di attenzione per un paio di giorni, massimo tre, tutto si è spento, e la gente comune per prima sembra non essere intenzionata a sapere e capire. Nel frattempo che aspettiamo ottobre e la decisione del Riesame a Napoli che non è arrivata giorni fa, l’opinione pubblica farà ben poca fatica a dimenticare la gravità di quanto potrebbe succedere.
Caso dei tre avvocati in carcere (e ci sono rimasti pressochè definitivamente in attesa dell’eventuale processo) per i presunti illeciti commessi mediante i soldi pubblici provenienti dalla Regione Campania in campo sanitario. Un’indagine portata a termine dalla locale Procura che si intreccia per alcuni profili con l’altro grande scoop che ha investito qualche mese fa la “Benevento bene” relativamente all’ipotesi di truffa sui rimborsi pubblici alle famiglie di portatori di handicap. Mentre l’inchiesta sta ancora tutta in piedi e ancora tanta carne sarà messa a cuocere a partire dall’autunno, anche in questo caso sembra che la gente di Benevento ne parli poco e sia poco interessata a comprendere le reali dimensioni di una vicenda che rappresenta uno spaccato della società beneventana di oggi.
E ancora, si potrebbe andare avanti nell’elenco menzionando gli incendi ai cassonetti della raccolta stradale dei rifiuti dell’ASIA. Quanti sono finiti nel rogo da un anno a questa parte? Ricordate che l’estate scorsa si registrò il picco massimo di incendi, tutti presumibilmente dolosi, appiccati ai cassonetti comunali? Qualche giornale locale aveva persino messo su una conta per vedere a che cifra di incendi si sarebbe arrivati, ma adesso con l’avvio della raccolta “porta a porta” e nonostante i roghi stiano proseguendo con inspiegabile puntualità, sembra che la cosa non importi più a nessuno. Come se non ci fosse un danno d’immagine ed economico per un’azienda che è comunale, dunque pubblica e perciò di tutti i cittadini.
E a proposito di danno d’immagine, che ne è della clamorosa gaffe della Provincia di Benevento, denunciata in anteprima da Sanniopress, di mostrare su una pagina del proprio sito Web annunci hard molto poco consoni? In quell’occasione si è registrata la risposta pubblica di Art Sannio Campania, agenzia che gestisce il sito Web dell’ente ma non rappresenta l’ente medesimo, unico e solo colpito dal danno d’immagine non indifferente causato forse proprio dalla stessa agenzia Art Sannio nel permettere che quegli annunci comparissero (in automatico) una volta scaduto il contratto d’acquisto dello spazio Web con la società Aruba. Anche di questa faccenda, sembra che ai cittadini in fondo sia interessato molto poco. E altrettanto all’informazione locale, di conseguenza.
Ma c’è un altro ben più grave caso su cui si sono drasticamente abbassati i riflettori da un mese a questa parte: il fenomeno discariche abusive. A Benevento è come se quando chiudono gli uffici pubblici, gli assessorati e gli enti di governo locale dovessero come per magia sparire anche i problemi, chiudere i battenti, insomma, anche i tanti ladri e truffatori che rendono meno bella la nostra terra. Ebbene, le discariche abusive a Benevento ci sono ancora, solo che non tutti, evidentemente, hanno il piacere o sentono il dovere di parlarne. Si stenta persino a dare le notizie positive, come la possibile riduzione del fenomeno della formazione di siti inquinati in seguito all’inaugurazione dell’ecocentro di Contrada Margiacca gestito dall’ASIA per conto del Comune. Non ci hanno raccontato neppure questo.
E che dire delle numerose telecamere di videosorveglianza, webcam e occhi elettronici che quotidianamente monitorano il territorio cittadino? Mai una notizia che renda noto alla cittadinanza come procedono certe iniziative che interessano la pubblica sicurezza. Per non parlare poi delle operazioni movida. Una testata giornalistica locale alcuni giorni fa ha scritto che i controlli dei vigili urbani a monitorare gli eccessi della movida giovanile notturna, la giungla notturna dei parcheggi e l’assenza di vivibilità del centro storico sono stati sospesi da settimane per via della carenza di organico dovuta alle ferie. Ma tranquilli, tutto tornerà a funzionare a settembre, quindi i trasgressori sono avvertiti. Ma nessuno nel frattempo ci aveva raccontato che questi controlli fossero stati sospesi di punto in bianco, come se il periodo di ferie, appunto, giustificasse di per sè pure la cancellazione di servizi che invece sono necessari sempre. Di fatti il controllo notturno del centro storico, finchè non saprà educare i cittadini incivili, non otterrà risultati. E il percorso educativo di qualsiasi gruppo di individui non può di certo essere condotto a singhiozzi. Ma queste cose, i cittadini difficilmente le hanno notate.
E si potrebbe ancora scrivere delle delibere della giunta comunale pubblicate con costante ritardo sul sito Internet del Comune di Benevento, delle decine e centinaia di Euro pubblici spesi per iniziative e manifestazioni svanite nel giro di due o tre giorni (se non nel giro di ore), di tante altre cose che non ci sono state raccontate e che i cittadini in primis non hanno preteso di sapere. Sta finendo agosto e sembra ci sia spazio solo per gli inciuci di corte, tra le difficoltà del centrosinistra, le spaccature del centrodestra, le avance mosse dai centristi. Per riempire uno spazio di informazione le notizie si trovano sempre. Il problema è quando vengono a mancare quelle che veramente andrebbero raccontate, con priorità. Ma se i cittadini non pretendono di sapere, c’è poco da fare.