di Billy Nuzzolillo
L’intervista a Roberto Saviano pubblicata nei giorni scorsi dal settimanale Vanity Fair ha suscitato molte polemiche, soprattutto per la provocatoria domanda “Dov’era la Lega quando la ‘ndrangheta si infiltrava in Lombardia?” o per il passaggio relativo al suo editore Marina Berlusconi (“Allora, forse, non ha letto Gomorra”).
Stranamente, però, è passato inosservato un passaggio durissimo che l’autore di “Gomorra” ha riservato alla sinistra estrema, soprattutto campana: “La sinistra radicale mi detesta per diversi motivi, soprattutto per aver messo in luce una loro imperdonabile responsabilità: aver sottovalutato la mafia. La sinistra estrema campana ha spesso flirtato con la criminalità, considerandola gente che deve pur sopravvivere, costretta a fare crimine. Con la camorra ci giochicchiano, condividono le piazze, si fanno gli spinelli insieme. Le Brigate Rosse campane hanno addirittura ammazzato per conto della camorra”.
Possibile che nessuno si sia accorto di questa gravissima accusa?