Da meno di un mese fa è nato anche nella nostra comunità il Gruppo Territoriale Benevento-Avellino del Movimento delle Agende Rosse di Salvatore Borsellino, fratello del giudice Paolo ucciso il 19 luglio 1992. Siamo cittadine e cittadini risvegliati dal torpore civico nei tanti incontri che Salvatore Borsellino ha tenuto in giro per l’Italia negli scorsi anni, e ci proponiamo come obiettivo quello di contribuire a far emergere la verità sulle stragi del 1992 non dimenticandole, ma agendo nel proprio territorio locale, informandosi ed informando la propria comunità sul perché dal 1992 la strategia stragista sia all’improvviso cessata, senza motivo apparente e sui fatti incredibili anche giudiziariamente accertati che è possibile scoprire sul sito www.19luglio1992.com e con lo scopo di capire come mai diversi milioni di cittadini italiani, oggi nel 2010, vivano ancora in territori sottratti alla sovranità dello Stato e consegnati ad organizzazioni criminali.
Siamo cittadini convinti delle sacrosante affermazioni del giudice Paolo Borsellino – ed auspichiamo che le stesse svelino a chi vuol capire le risposte necessarie in termini di impegno personale – secondo cui:
“La lotta alla mafia il primo problema da risolvere nella nostra terra bellissima e disgraziata non deve essere solo una distaccata opera di repressione ma dev’essere innanzitutto un movimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità… Vi è stata una delega totale e inammissibile nei confronti della magistratura e delle forze dell’ordine a occuparsi esse solo del problema della mafia… E c’è un equivoco di fondo: si dice che quel politico era vicino alla mafia, che quel politico era stato accusato di avere interessi convergenti con la mafia, però la magistratura, non potendone accertare le prove, non l’ha condannato, ergo quell’uomo è onesto… e no! Questo discorso non va, perché la magistratura può fare solo un accertamento giudiziale. Può dire, be’ ci sono sospetti, sospetti anche gravi, ma io non ho le prove e la certezza giuridica per dire che quest’uomo è un mafioso. Però i consigli comunali, regionali e provinciali avrebbero dovuto trarre le dovute conseguenze da certe vicinanze sospette tra politici e mafiosi, considerando il politico tal dei tali inaffidabile nella gestione della cosa pubblica. Ci si è nascosti dietro lo schema della sentenza, cioè quest’uomo non è mai stato condannato, quindi non è un mafioso, quindi è un uomo onesto!”.
Per iscriversi al Movimento è sufficiente iscriversi al sito www.19luglio1992.com e cercare poi sul sito Facebook il gruppo “Movimento Agende Rosse Avellino-Benevento”; l’iscrizione è riservata a chi vive nella nostra provincia. La piattaforma Facebook è stata scelta da Salvatore Borsellino per le potenzialità di comunicazione e di organizzazione che attualmente offre come spazio di sperimentazione politica che non ha bisogno dei media tradizionali controllati dall’alto per diffondersi e come strumento estremamente democratico e di facile accesso per tutti.
Allo stesso tempo noi del gruppo territoriale Benevento-Avellino del Movimento delle Agende Rosse ci proponiamo di esprimere sostegno e vicinanza a tutti i Magistrati servitori dello Stato, impegnati in prima linea in questa difficile battaglia per la ricerca della verità, spesso vittime di campagne di delegittimazione oltre che del rischio della stessa vita per aver scelto di mantenere viva la Costituzione nell’esercizio della propria professione e del proprio ruolo istituzionale ed in particolare a quei magistrati titolari delle delicate inchieste sulle stragi del biennio ’92-’93, sul rapporto mafia-politica e sulle collusioni tra l’associazione criminale Cosa Nostra e pezzi delle Istituzioni. Ricordiamo in proposito che mandanti ed esecutori della strage di via D’Amelio interni a Cosa Nostra sono stati assicurati alla giustizia, ma i nomi dei soggetti esterni all’associazione mafiosa che con questa interagirono nella deliberazione ed esecuzione del delitto sono ancora avvolti nell’ombra.
Il simbolo del gruppo territoriale Avellino Benevento Movimento delle Agende Rosse è appunto un’agenda rossa, come quella che fu trafugata il 19 luglio 1992 dalla borsa di cuoio di Paolo Borsellino pochi minuti dopo la strage e che non è stata ancora recuperata.
In quel diario sono contenuti appunti sugli incontri ed i colloqui che il Giudice Borsellino ebbe con collaboratori di giustizia e con rappresentanti delle Istituzioni. Si tratta di elementi determinanti per mettere a fuoco le complicità di pezzi dello stato con Cosa Nostra, senza contare che chi si è appropriato dell’agenda può oggi utilizzarla come potente strumento di ricatto proprio nei confronti di coloro che, citati nel diario, sono scesi a patti con l’organizzazione criminale.
Per questo domani, giovedi 29 luglio 2010, a Piazza Roma dalle ore 19 sarà distribuito il libro “Paolo Borsellino e l’agenda rossa” e saranno raccolti pareri per la prossima iniziativa programmata : un dibattito con Salvatore Borsellino ed altri ospiti con la proiezione pubblica del documentario “Sotto Scacco”, la cui organizzazione è prevista per un fine settimana tra la metà di ottobre e la metà di novembre.
* coordinatrice del Comitato “Cittadini per la trasparenza e la democrazia” di San Giorgio del Sannio