Sabato 29 maggio a Morcone (BN), in occasione della II Giornata Nazionale sulle Miniere, indetta da AIPAI (Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale) – ANIM (Associazione Nazionale Ingegneri Minerari) – G&T (Associazione Italiana di Geologia e Turismo), sarà inaugurata la mostra iconografica e documentaria “Le miniere del Sannio e dell’Irpinia. Altavilla Irpina, Cusano Mutri, Morcone, Tufo”. All’inaugurazione della mostra seguirà un convegno di studi diviso in due sessioni. Alla prima, dal titolo “Linee di ricerca tra storia, economia e geologia”, che sarà introdotta dal Presidente dell’AIPAI-Campania, prof. Augusto Vitale, prenderanno parte autorevoli studiosi quali Adriana Di Leo, già Professore di Storia dell’Industria all’Università di Salerno, Annamaria Villa, docente di storia contemporanea all’Università di Salerno, Cecilia Valentino, ricercatrice del Centro Studi “Guido Dorso” di Avellino e Rossella Del Prete, docente di Storia del lavoro all’Università del Sannio. Il preside della Facoltà di Scienze MM.FF.NN dell’ateneo sannita concluderà la prima sessione presentando una proposta di progetto di ricerca interdisciplinare che valorizzi il patrimonio minerario delle aree interne della Campania.
La seconda sessione del convegno si articolerà in una tavola rotonda che affronterà il tema de “La valorizzazione del territorio attraverso l’archeologia industriale ed il patrimonio minerario” e vedrà una larga e significativa partecipazione di vari rappresentanti istituzionali delle Province di Avellino e Benevento, del Rettore dell’Università del Sannio, prof. Filippo Bencardino e dei rappresentanti delle varie Associazioni Professionali interessate al patrimonio archeologico industriale, geologico ed ipogeo.
L’iniziativa, coordinata dalla Prof.ssa Rossella Del Prete, in qualità di docente di Storia del lavoro e di socia AIPAI, e condotta in collaborazione con l’Associazione “La Cittadella – Nuova Morcone Nostra”, prevede il coinvolgimento dei siti minerari, ormai dismessi, di quattro comuni della Campania: Altavilla Irpina e Tufo, in territorio irpino, e Cusano Mutri e Morcone, in territorio sannita. Sulle miniere irpine sono stati già prodotti degli studi di ricostruzione storico-economica pubblicati più o meno di recente, sulle due miniere sannite, invece, mai nulla è stato pubblicato, se non sporadici accenni alle concessioni minerarie degli anni Venti e Quaranta. Le prime due miniere sfruttarono i giacimenti di zolfo dell’area compresa tra Altavilla e Tufo, quelle sannite invece erano rispettivamente una di bauxite, l’altra di lignite. La miniera di bauxite di Cusano Mutri è stata oggetto di un’ispezione speleologica i cui risultati sono stati in parte pubblicati. Nulla è mai stato fatto invece per ricostruire e valorizzare la storia ed il sito della miniera di lignite di Morcone.
L’occasione offerta dalla celebrazione della II giornata nazionale delle miniere si è rivelata preziosa. Innanzitutto, lo scambio di informazioni, di materiale documentario ed iconografico sulle quattro miniere ha creato un’importante occasione di incontro tra quattro comunità limitrofe per confini geografici, ma distanti per contatti sociali e culturali. In secondo luogo, la segnalazione della quattro miniere campane alla Commissione Miniere che, coordinata dal prof. arch. Massimo Preite, sta effettuando un importante censimento dei siti e del patrimonio minerario presenti sul territorio nazionale, ha svelato l’esistenza di luoghi ed opifici poco noti al mondo scientifico. Inoltre, l’idea di avviare un progetto di ricerca interdisciplinare, che coinvolga storici, economisti, geologi, speleologi ed operatori del settore turistico, apre un importante tavolo di discussione sulle reali possibilità di promozione e valorizzazione del territorio fondata sulla conoscenza e sul rigore metodologico della ricerca.
L’AIPAI (Associazione Italiana per il patrimonio archeologico industriale) è una struttura presente in quasi tutte le regioni italiane e coinvolge operatori ed enti che si occupano a vario titolo della tutela e della valorizzazione del patrimonio industriale. Fanno parte dell’AIPAI musei del lavoro e parchi che si occupano di tecniche e strutture produttive, enti di ricerca e associazioni culturali che promuovono l’archeologia industriale. L’AIPAI si pone l’obiettivo di analizzare il patrimonio archeologico industriale nelle sue molteplici connessioni con il sistema dei beni culturali ed ambientali e con la cultura del lavoro, di indicare le buone pratiche per la conservazione ed il recupero e di proporre un percorso che va dalla conoscenza al riuso del patrimonio dell’industria.
E’ quanto ci si propone di avviare con un progetto di lunga durata che, partendo da Morcone, la realtà mineraria meno nota e forse meno importante tra le quattro considerate, farà tappe successive negli altri comuni, promuovendo azioni di recupero del patrimonio archeologico industriale, ma anche del patrimonio documentario delle miniere, fondamentale per ricostruirne l’attività e le condizioni di lavoro dei suoi addetti. La successiva fruizione del patrimonio geologico e minerario, integrato agli altri aspetti dei vari luoghi quali l’archeologia, le altre risorse naturali, l’arte, l’architettura, gli usi, i costumi, l’enologia, la gastronomia ed altro, costituiranno gli ingredienti indispensabili per attivare un percorso di attrazione turistica a più livelli.