di Billy Nuzzolillo *
Nelle stesse ore in cui ad un magistrato viene recapitata una lettera minatoria contenente due proiettili e al marito di un altro magistrato viene incendiata l’autovettura, nella “tranquilla” Benevento c’è una giornalista che è sottoposta ad inquietanti minacce ed intimidazioni. Da un giorno all’altro ha perso la serenità, la possibilità di condurre una vita normale.
La vicenda, che va avanti da alcuni mesi, è oggetto di indagine e, quindi, non è possibile rivelarne i particolari, così come è al vaglio degli inquirenti anche l’episodio della lettera minatoria fatta recapitare ad un’altra giornalista lo scorso 28 aprile. Né va, infine, dimenticata l’aggressione ad una troupe televisiva avvenuta circa un anno fa. L’impressione è che si tenti, attraverso l’intimidazione, di impedire la diffusione di notizie e denunce che potrebbero far scattare inchieste giudiziarie sul malaffare, oppure minare il consenso e l’immagine o gli interessi di qualcuno. Chi svolge il proprio lavoro con rigore e professionalità, ovvero normalmente, diventa un fastidioso, anacronistico disturbatore; un pericoloso ostacolo da rimuovere, anche attraverso l’utilizzo di minacce ed intimidazioni.
Ecco perché occorre ribellarsi alla drammatica progressione di episodi di minacce e di violenza in atto, manifestando convinta solidarietà ai giornalisti che ne rimangono vittima. So bene che dietro l’ufficialità delle dichiarazioni di solidarietà, qualcuno storce il muso e, sotto sotto, pensa persino che le vittime siano semplicemente alla ricerca di visibilità. Così non è, considerando che non tutti hanno reso pubblica la loro vicenda. Non lasciamo soli, quindi, i colleghi di fronte alle pressioni e alle intimidazioni. Non permettiamo a chi usa violenza di continuarlo a fare impunemente.
* presidente associazione Sanniopress Onlus
Grande Billy, sostegno a tutti coloro che, con onestà, fanno il proprio lavoro e continuano nonostante le vili minacce di qualcuno. Per una Benevento libera!