di Gabriele Corona *
La busta contente due proiettili inviata al Sostituto Procuratore della Repubblica di Benevento, Antonio Clemente, è l’ultimo atto di intimidazione nei confronti del magistrato più esposto nella lotta al malaffare. Clemente ha condotto importanti inchieste sulle discariche e cave abusive, sulla massoneria deviata, sulla tangentopoli telesina, sui casi di corruzione negli enti pubblici, sugli abusi di palazzo Passarelli, sul cinema multisala Gaveli, sull’arsenale della camorra in Contrada Pino e il tentato omicidio di San Giorgio del Sannio.
Per questa sua efficace attività ha ricevuto minacce, è stato pedinato, denunciato per presunti abusi ed attaccato sulla stampa da imprenditori locali e dall’ex-assessore De Lorenzo.
L’attività del giudice Clemente è fondamentale per il contrasto alla criminalità organizzata e alle “cricche” sempre più diffuse di imprenditori, amministratori e funzionari pubblici corrotti.
Per questo, Altrabenevento esprime piena solidarietà al magistrato impegnato in importantissime indagini (Zamparini, sub-aree, riciclaggio di denaro sporco, Quattro notti e più di luna piena, etc.) e chiede che gli sia assegnata finalmente la scorta, utilizzata invece da anni ed impropriamente da alcuni politici locali a danno dei contribuenti.
* presidente di Altrabenevento