L’appuntamento culturale con il ricordo per tutte le vittime di mafia, tenutosi questa mattina alle ore 11 presso l’aula magna della Facoltà di Economia dell’Università del Sannio, in Via Calandra a Benevento, ha riscosso un grande successo, sia in termini di presenza da parte degli studenti e di tutta la comunità accademica, sia dal punto di vista della partecipazione effettiva e dei contenuti veicolati in merito alla lotta alle mafie ed alla necessità di una più forte cultura della legalità, soprattutto nei giovani. L’iniziativa è stata promossa dall’associazione studentesca CUSAS in collaborazione con i rappresentanti degli studenti della Facoltà di Economia.
Gli studenti presenti hanno potuto assistere al breve spettacolo teatrale dal titolo “I giorni contati”, che ha visto l’incisiva interpretazione dell’attore Gabriele Greco (apprezzato dal pubblico nella fiction “Capri”) nella veste del poliziotto Rocco Di Cillo, agente della scorta del magistrato Giovanni Falcone, assassinato nell’indimenticabile attentato di Capaci del 23 maggio 1992. Con lo sguardo e la mente di Di Cillo, il pubblico è stato accompagnato come in un flash-back “post mortem” in una singolare adunanza silenziosa di tutte le più note e compiante vittime delle stragi di mafia: dai morti nella strage di Portella della Ginestra del 1° maggio 1947 ai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, passando per il giovane Peppino Impastato, per il parroco Don Pino Puglisi e per il giudice “ragazzino” Rosario Livatino. L’interpretazione di Greco è stata intervallata da singificativi e toccanti spezzoni video, proiettati su un maxi-schermo nell’aula magna, che hanno rimandato le immagini di film come “I cento passi” sulla figura di Impastato, o immagini d’epoca come l’edizione straordinaria del TG1 in occasione della morte del giudice Falcone.
Scroscianti applausi hanno accompagnato il termine dello spettacolo, a seguito del quale grande spazio è stato riservato al dibattito ed alla discussione aperta sulle tematiche al centro della rappresentazione. Con l’aiuto del regista Giambattista Assanti, gli studenti hanno potuto rivolgere domande e riflessioni all’attore ed a tutta la platea gremita e partecipativa. Forte accento è stato posto dagli studenti sull’importanza della legalità come mentalità e cultura di vita, e sulla necessità di riformare il sistema televisivo e cinematografico per far meglio passare messaggi di legalità e lotta alle mafie, come quello sintetizzato dallo spettacolo di oggi. La parola è poi passata al Preside della Facoltà di Economia, Professoressa Anna Clara Monti, ed al presidente del corso di laurea in Giurisprudenza, Professor Ernesto Fabiani, i quali hanno lanciato un ulteriore messaggio agli studenti invitandoli ad essere loro stessi protagonisti della lotta per la legalità, che è fatta di coscienza dei diritti e di desiderio di critica e di impegno in prima persona. Le riflessioni conclusive sono state riservate alla direttrice del Dipartimento PEMEIS, Professoressa Antonella Tartaglia Polcini, che con intensi passaggi anche legati alla propria esperienza personale ha rafforzato il concetto dell’importanza dell’impegno da parte di ognuno di noi per sconfiggere non tanto e non solo la mafia come organizzazione criminale che spara ed ammazza, quanto piuttosto le mafie e la mentalità mafiosa, oggi infiltratasi nell’economia, nella politica, nelle istituzioni.
FONTE: ASSOCIAZIONE DEMOS