di Gabriele Corona
Il sindaco di Benevento quando vuole, va in Regione e si fa rilasciare immediatamente i documenti che gli stanno a cuore.
Per la centrale a turbogas, ha più volte sostenuto di non essere riuscito in sei mesi ad incontrare l’assessore regionale, Riccardo Marone ed il presidente Bassolino per sollecitare il parere negativo alla costruzione dell’impianto in ottemperanza alla decisione del consiglio regionale; per il Piano Urbanistico Comunale il 4 marzo Fausto Pepe ha partecipato alla riunione della Comitato Tecnico, il 15 ha ricevuto la nota con la indicazione delle prescrizioni per la Valutazione Ambientale Strategica, il giorno dopo ha risposto accettando le condizioni ed il 17 marzo è andato di persona a ritirare il Decreto di compatibilità ambientale.
Una fretta esagerata che però non serve ad occultare gravi motivi di illegittimità di tutta la procedura seguita.
Non si comprende, infatti, come abbia potuto la Regione rilasciare il parere favorevole per il Puc (Piano Urbanistico Comunale) in quanto:
1) il rapporto ambientale, previsto dalla procedura della Valutazione Ambientale Strategica (Vas), non è stato sottoposto al vaglio del pubblico nel corso delle audizioni avvenute nel mese di luglio 2008, come invece rappresentato dal Comune alla Regione;
2) è mancata la consultazione del pubblico sulla Vas;
3) si prevede l’edificazione sulle sponde del fiume Calore e degli altri corsi d’acqua in contrasto con la normativa regionale (Ptr) che la vieta espressamente;
4) non hanno trovato attuazione nel rapporto ambientale anche tutti gli altri obiettivi di tutela ambientale e naturalistica disposti dalla Pianificazione Regionale e Provinciale.
Nei prossimi giorni parteciperemo alla riunione della Commissione Consiliare all’Urbanistica che deve discutere le nostre osservazioni al Puc già presentate il 29 maggio 2009, ed in quella sede ci attendiamo spiegazioni adeguate anche sulle misteriose ed incomprensibili decisioni che hanno convinto la regione Campania a rilasciare il Decreto di compatibilità ambientale in presenza di palesi incompatibilità con gli strumenti di pianificazione regionale.