di Peppe Porcaro
Berlusconi vattene, è un imperativo.
Berlusconi vattene, senza se e senza ma.
Berlusconi vattene, è un voto, lo facciamo nostro, in questi tempi bui.
Berlusconi vattene, è un augurio che facciamo agli amici e alle persone a noi più care, quelle stesse che hanno a cuore il loro e il nostro futuro.
Berlusconi vattene, è un desiderio, di certo privato ma di una moltitudine.
Berlusconi vattene, è la speranza che dà forza.
Berlusconi vattene, è la forza che dà speranza.
Berlusconi vattene, è un auspicio.
Berlusconi vattene, è un accorato appello.
Berlusconi vattene, è un segno.
Berlusconi vattene, è un presagio.
Berlusconi vattene, è un presentimento.
Berlusconi vattene, è un indizio.
Berlusconi vattene, è il mantra che Federica ripete ogni due ore dalle sue pagine su fascbuc. Berlusconi vattene è il buongiorno di Federica, è la sua buonanotte. Berlusconi vattene è, per Federica, la misura del tempo che defluisce. Il suo tempo, che è pure il nostro. Tempo che con/fonde. Tempo liquido che in/fonde i pensieri e diluisce le azioni. E per tanto allora che, di due ore in due ore, Federica è lì, su fascbuc, a ricordarci con quel suo Berlusconi vattene, che in fondo Berlusconi c’è. Meno male.
Meno male cosa? Che Silvio o Federica?