di Vincenzo Maiorano *
In riferimento alla notizia apparsa su alcuni mezzi di informazione, relativa all’incendio, definito da alcuni doloso, della trivella appartenente alla ditta che sta operando a Morcone in zona Montagna per effettuare rilevi geognostici in vista della tanto discussa realizzazione del parco eolico, il “comitato civico per la salvaguardia e la tutela del territorio” di Morcone condanna l’accaduto qualora esso fosse effettivamente di origine dolosa e vandalica.
Premesso ciò, lo stesso comitato tiene a sottolineare, ancora una volta, che l’operato della ditta incaricata alla trivellazione del territorio montano morconese si scontra palesemente con le leggi per la salvaguardia dell’ambiente e della salute pubblica, in quanto tali perforazioni vengono effettuate in un’aera ricca di sorgenti idriche che adducono anche ad acquedotti per uso umano.
Pertanto, al fine di evitare che chi combatte strenuamente per la legalità possa essere additato come aguzzino della stessa, il comitato chiede all’autorità giudiziaria la chiusura ed il sequestro dell’area per poter chiarire le modalità e le eventuali responsabilità non solo della deprecabile azione che eventualmente ha causato il danno dei suddetti mezzi, ma anche per fare chiarezza sulle attività finora svolte e sul parco eolico che si intende realizzare, il quale, come le trivellazioni, interferirebbe con le sue torri sulle le sorgenti ivi esistenti, come già illustrato in varie denunce già depositate da vari cittadini alla locale Stazione dei Carabinieri di Morcone, alla Procura di Benevento e portato all’attenzione dell’amministrazione regionale campana.
Rammarica che tutto ciò si sia svolto nella totale indifferenza dell’attuale amministrazione comunale di Morcone, come del resto anche di quella precedente, considerando che i sindaci hanno la responsabilità della tutela della salute e della pubblica incolumità.
* Presidente del “Comitato civico per la salvaguardia e la tutela del territorio” di Morcone