di Giancristiano Desiderio
Il materasso della Fondo Valle Isclero che collega Caserta con Benevento ha compiuto un anno e noi gli facciamo gli auguri. Buon compleanno caro materasso e, come si dice in questi casi, cento di questi giorni. Erano i giorni della merla del 2016 quando mamma e papà ti abbandonarono sul ciglio della strada. Che tenero che eri. Noi ti vedemmo lì, tutto solo, nudo e spaurito e subito ti adottammo dicendoti di non preoccuparti perché ben presto sarebbero venuti altri elementi e mobili per la casa a farti compagnia. L’esperienza ci confortava e non sbagliammo: in poco tempo arrivò la poltrona, poi la sedia, un frigo-bar, quindi fu la volta del televisore e del computer, attaccapanni e portaombrelli. Oggi, a distanza di un anno, dopo il freddo dell’inverno e il caldo dell’estate, sotto la pioggia e sotto il sole, vi fate tutti compagnia ed è giusto festeggiare il compleanno insieme come una grande famiglia. Gli automobilisti e i camionisti, che passano e spassano, vi hanno preso in gran simpatia e sono invitati a spegnere la candelina mentre in sottofondo scorrono le note della tua canzone preferita: l’immortale e rilassante Il materasso di Renzo Arbore.
La storia del materasso della Fondo Valle Isclero e, quindi, della pulizia della strada è documentata dal Corriere del Mezzogiorno. Il 23 settembre dello scorso anno, in seguito anche alla illuminazione degli imponenti Ponti di Valle di Maddaloni, pubblicammo un servizio che evidenziava lo stato di abbandono e degrado dei luoghi. Chi, infatti, per un motivo o per un altro, percorre quella strada si rende facilmente conto che è diventata un ricettacolo di ogni mal di Dio: i sacchi di spazzatura abbondano ma, soprattutto, sono i rifiuti speciali ed i solidi ed i liquidi urbani a farla da padrone con pneumatici, vernici, oli, sanitari, rottami, carcasse e bidoni. La strada attraversa e tocca molti comuni come Sant’Agata dei Goti, Dugenta, Melizzano, Amorosi, Solopaca, Telese, Puglianello ma nessuno sente il dovere di rendere il transito pulito e sicuro. Anzi, la sicurezza è curata con la presenza di numerosi autovelox che multano salatamente gli spericolati automobilisti che vanno a poco più di 80 km/h ma se si tratta di ripulire la strada da rifiuti che tendono a invadere le corsie tutti si tirano indietro e nessuno, compresa l’eterna morente Provincia, sa a chi compete la nettezza extra-urbana. Ecco perché il materasso a due piazze, che giace nel territorio di Sant’Agata dei Goti o di Dugenta, pur essendo ben visibile a tutti è lì ormai da così tanto tempo che oggi spegne la sua prima candelina. Il prossimo anno è già tempo di asilo, poi bisognerà pensare a dove andare a scuola. Ma c’è tempo, tanto nessuno ti farà del male e – vedrai – con la primavera avrai una nuova famiglia di suppellettili, scendiletto e carabattole che ti farà compagnia e tutti insieme crescerete sani e forti con la bella vita spericolata che fate all’aria aperta come veri monumenti nazionali. Per ora, caro materasso, buon compleanno ed a presto, veniamo tutti dopo il Tiggì.
tratto dal Corriere del Mezzogiorno