di Antonio Medici
Si celebrerà a Pontelatone, oggi e domani, il vitigno autoctono Casavecchia, nel corso della seconda edizione del Casavecchia Wine Festival, organizzato dalla locale condotta di Slow Food e dall’Amministrazione Comunale.
Orbene quando si parla di vini da vitigni autoctoni l’automatismo che scatta nel cultore e nel bevitore sapiente, come pure nel cronista, è il tentativo di rintracciare la trisavola di quella tal vite che oggi viene vinificata con l’attribuzione e l’enfasi della denominazione di origine. Spessissimo si ricorre a Plinio il Vecchio, scrupoloso e per certi versi sciagurato autori del Naturalis Historia, i cui libri XIV e XXIII sono dedicati alla vite ed alle proprietà del vino.
Anche il vitigno “Casavecchia” non sfugge al meccanismo automatico, sicché è facile imbattersi in teorie ardite che ne rintracciano l’origine ed il nome nell’epoca in cui Roma dominava. Di certo, o almeno di molto probabile, c’è solo che un contadino di Pontelatone, tal Scirocco Prisco, rinvenne, agli inizi del millenovecento, un ceppo di vite sopravvissuto ad un periodo eccezionale di meteorologia avversa e di epidemia di oidio (grave malattia della vite), nei pressi di un suo vecchio casale. Fu quella, dunque, – l’uva e chella casa vecchia – la prima vite di Casavecchia, originata chissà da dove e da quando, che il Prisco si prodigò di diffondere per propaggine in quell’area.
Dal 2011 il Casavecchia di Pontelatone è una DOC e il vitigno, grazie all’opera meritoria di alcuni testardi produttori (se ne trovano spesso nel mondo del vino), ha acquisito una discreta rinomanza. Slow Food, associazione che da sempre si prodiga per salvare, recuperare e valorizzare, le produzioni minori o meno note o in via di estinzione ma rappresentative di biodiversità, è impegnata per la valorizzazione del vino ottenuto da questo vitigno scontroso e potente e, evento piuttosto raro, arriva a promuoverne il festival. Nell’intento degli organizzatori il Casavecchia Wine Festival se per un verso è occasione di promozione di un vitigno autoctono, per altro punta agli obiettivi ambiziosi di favorire lo sviluppo turistico dell’area e la tutela del paesaggio e del territorio attraverso la consociazione della coltura del Casavecchia a produzioni tipiche dell’alto casertano. Non a caso nel corso della manifestazione, accanto ai tradizionali banchi di assaggio del vino, si terrà un mercato di prodotti agricoli diversi dall’uva e dal vino, ottenuti da viticoltori che già hanno abbinato la coltivazione dell’orto a quella della vite (Terre del Principe, primo tra tutti). Slow Food, insomma, persegue un obiettivo strategico spesso sconsideratamente trascurato: assicurare la diversità delle colture in una data area come modo per difendere territori e reddito. Le monoculture, difatti, alla lunga pagano il dazio dell’impoverimento dei terreni, della loro facile esposizione ad eventi atmosferici e dell’improvviso calo di reddito quando mutano le richieste del mercato o anche gli stili di vita (lo si è visto col tabacco, lo si sta vedendo con il latte e con la carne). La redazione e la sottoscrizione di un manifesto per la consociazione delle coltivazioni sarà al centro anche di uno dei dibattiti che si terranno nella due giorni del festival.
A Pontelatone, durante questo week end, accanto agli assaggi, alle mostre e dei concerti, Slow Food organizza laboratori (filatura della mozzarella di bufala e grani antichi) e una Casa Slow Food che sarà punto informativo non solo degli eventi della manifestazione ma anche di tutte le attività che fanno dell’associazione fondata da Carlo Petrini un vero soggetto politico, operante fuori dalle istituzioni con l’obiettivo, rivoluzionario nei contenuti e nelle forme, di migliorare il mondo attraverso il piacere e la massima consapevolezza del cibo.
Saranno presenti con i loro vini i produttori di Casavcchia: Terre del Principe, Vestini Camapagnano, Viticoltori del Casavecchia, Vini Alois,Vigne Chigi, Agriturismo Fontanelle, Sclavia, Il verro, Podere Bosco e Masseria Piccirillo beati colli.
Casavecchia Wine Festival
Pontelatone, 23 e 24 luglio
Programma completo alla pagina: facebook.com/casavecchiawinefestival