Clemente Mastella lo avrà già capito: non ne può sbagliare neanche mezza perché son tutti lì con i fucili spianati a metterlo al muro. Anzi, peggio, son pronti a metterlo alla berlina e consegnargli il tapiro. Come ha fatto Pasquale Viespoli che non ha perdonato al nuovo sindaco di Benevento la gaffe sull’annuncio del conferimento della cittadinanza onoraria a Mimmo Paladino che la cittadinanza onoraria l’aveva già ricevuta nell’estate del 1999 quando sindaco era proprio Viespoli.
«Nel silenzio omissivo – ha dichiarato l’ex sindaco di Benevento – per fortuna c’è stato chi ha recuperato un pezzo di storia della città (il riferimento è ad un articolo di Carlo Panella pubblicato su ilvaglio.it, ndr). Sicché a me tocca solo riepilogare che è agli atti la delibera n. 58 del 6 settembre del 1999, con la quale il Consiglio comunale di Benevento assegnò la cittadinanza onoraria al maestro Mimmo Paladino. Ed è consegnata alle cronache giornalistiche la conseguenziale serata-evento, nell’Hortus Conclusus, del successivo 10 settembre. Tutto il resto – conclude Viespoli – è a cavallo, è il caso di dire, tra il Tapiro e la Supercazzola».
Viespoli, quindi, consegna il suo personale tapiro beneventano a Mastella e – a proposito di supercazzola con scappellamento a destra e a sinistra – mostra di essere ancora un po’ attapirato per il risultato elettorale che è una sorta di tapiro mastelliano.