di Antonio Medici
Appoggiare la candidatura di Clemente Mastella a Sindaco di Benevento dopo aver speso l’intera vita sin qui ad esserne oppositore è un contrappasso cui solo la tragicità della situazione politica e sociale di Benevento poteva condurre. Succede nella tarda primavera del 2016, quando come ha giustamente scritto Giancristiano Desiderio su queste colonne, le macerie prodotte da dieci anni di amministrazione di centro sinistra hanno prodotto un paradosso: “il paradosso è che Mastella rappresenta il rinnovamento. Piaccia o no, le cose stanno così”. Con l’amico Carmine Pulzella, architetto, democristiano idealista e riformatore, lucido analista dei fatti politici, abbiamo avuto una lunga interlocuzione via messenger che riproponiamo qui, con la compiacenza di Giancristiano Desiderio, nella forma esatta in cui si è svolta.
Carmine: ciao Anto’, ma non avevi detto che volevi fare un pezzo sul perché votare Mastella?
Antonio: sì, l’avevo anche abbozzato, poi non l’ho sistemato
mi rammarico, perché secondo me andava fatto
C: credo sia necessario, forse soprattutto per spiegare la posizione di chi non l’ha mai votato e oggi invece lo appoggia!
mi capita di parlare con amici che mi dicono: ma tu non sei antimastelliano da sempre?
insomma ci vorrebbe una persona come te, una persona che la gente ascolta, che spiegasse il perché… che chiarisse il perché oggi lo voterebbe anche chi non l’ha votato mai…
A:sì capita anche a me che mi chiedano come mai voti Mastella
dopo che nel 2008, quando mi dimisi da Assessore, dichiarai pubblicamente di essere politicamente incompatibile con l’Udeur e quindi con Mastella
tu sai già come la penso
lo dissi quella sera di marzo, a cena, prima ancora che fosse ufficiale la candidatura di Mastella,
C: sì Antonio, perfetto, ma il passaggio dall’incompatibilità al voto va chiarito!
A: sì, è vero, stavo continuando
oggi il PD a Benevento è l’unico partito organizzato
al potere da 10 anni
c’è un primo aspetto che attiene ai risultati di questo potere di governo incontrastato
e sono risultati terrificanti
palpabili con mano:
crisi e desertificazione del commercio
perdita di capitale umano
il degrado infrastrutturale (scarsi collegamenti ferroviari e reti viarie in stato di semiabbandono)
servizi assenti e tasse locali ai massimi livelli
azienda dei trasporti fallita
città sporca e tariffe TARI ai limiti del sostenibile
e ciò che è più grave, dilagare di un senso di sfiducia
potremmo continuare all’infinito
C: eh, appunto! vengono fuori i mille motivi e alcuni davvero incredibili: è incredibile come questa città riesca a sopportare tutto questo: sembra che ogni energia sia spenta, quasi addirittura l’orgoglio: io non vivo qui (anche se ci passo le ore diurne), ma diamine, è mortificante anche per me, che ho amici, colleghi di lavoro, persone cui voglio bene
A: senza arrivare a toccare la cultura
dove pure
in dieci anni questa amministrazione ha di fatto rottamato qualsiasi manifestazione di rilievo
ci sono motivi politici profondi
che mi stanno particolarmente a cuore…
C: parliamoci chiaro, c’è anche una cappa politica e di potere che non libera le migliori energie
A: ed attiene al dominio incontrastato dello SPAVENTADEMONIO (come ho ribattezzato il sottosegretario qualche mese fa)
C: qui ti volevo, ho l’impressione che stiamo toccando un nodo cruciale
A: due cose
innanzitutto
C: la politica esclusiva e non inclusiva del PD sannita
A: lui ha pensato di costruire a tavolino il Sindaco della città
Includendo solo i poteri organizzati e familistici
attraverso acquisizioni tipo calciomercato
escludendo la partecipazione politica di simpatizzanti e militanti che pare di capire non fossero d’accordo sul nome
ha scelto il candidato
un anno fa
o forse più
ha fatto giungere sotto i vessilli PD
transfughi di ogni schieramento
ha fatto ratificare la scelta con primarie, molto partecipate ma molto scontate
C: ma per fortuna, per dirla alla Totò, la somma non fa il totale; nella politica la somma non fa mai il totale; il totale lo fanno i programmi e le relazioni
A: dagli ex UDEUR (fa male al cuore vedere che il primo eletto della lista PD sia uno che il rosso nel simbolo non l’ha mai visto prima) agli ex (forse manco ex) fascisti
il potere costituito è tutto lì
bastano alcuni nomi oltre quello di Del Vecchio e dello spaventademonio
Boccalone
Camilleri
De Pierro
questa operazione è ARROGANTE
prescinde dai cittadini
considerati pecore cui sottoporre a ratifica
il nominativo prescelto
è un’operazione davvero intollerabile
C: insomma, parliamoci chiaro: c’è un gruppo di potere, come ormai ci diciamo da mesi, organizzato e arrogante, che col voto a Mastella verrebbe buttato giù dalla torre
questo, a mio avviso, apre una nuova stagione anche di partecipazione democratica, dà nuovo respiro alla città, può inaugurare una nuova visione ed una nuova partecipazione addirittura anche nel PD.
A: a questo poi si aggiunga
che lo Spaventademonio
controlla
il Consigliere Regionale, il segretario provinciale, il segretario cittadino, organismi ed enti vari
il controllo capillare
può questa concentrazione di potere avere sotto il suo controllo anche il Sindaco della città?
capillare e pervasivo
qui è in gioco una questione democratica essenziale
perciò
il VERO GRILLINO avrebbe dovuto votare Mastella
unico politico
C: ecco, ancora il tormentone ahhahaha
A: in grado di rappresentare un contrappeso a questo sistema
che aspira con arroganza e direi violenza
al controllo totale
C: ho riflettuto su una cosa
ho riflettuto su cosa davvero rappresentasse Mastella oggi e in questa elezione
mettiamola così
vista da uno di sinistra come te e non da un democristiano come me
Mastella è come gli americani: fa la liberazione, libera la città dall’occupazione
poi il comunista come te (e anche io però) il giorno dopo può tornare ad essere antiamericano
nel pezzo potresti mettere questa cosa, potresti spiegare le vere ragioni per le quali non solo io o tu, ma tutti quelli che non l’hanno mai votato oggi lo votano o come me lo supportano
A: Voglio inserire anche qualcosa di positivo della figura di Mastella
ed essenzialmente
il fatto che ispiri fiducia nelle persone, a prescindere da tutte le critiche sul passato
proprio stamattina ho dichiarato a Colarusso
che la cosa peggiore di Pepe
è consistita nel fatto
che a furia di addebitare colpe a terzi
ha finito col creare sfiducia
ed è la colpa peggiore per un Sindaco
C: insomma il personaggio Mastella è pronto, simpatico, poi viene a liberarci
però Anto’, il giorno dopo, corre l’obbligo di pensare a una classe dirigente giovane e vera per questa caxxo di città! diciamo pure che questo vuoto politico e di classe dirigente ha creato i presupposti per il ritorno e la vittoria di Mastella. Ma è probabile che crei anche un nuovo spazio politico, che veda finalmente protagonisti i 30-40-50enni che avrebbero il diritto-dovere di assumere la responsabilità di governo!
A: sì
io penso che Mastella mai come in questo momento abbia l’occasione di essere un buon Amministratore. E’ al termine di una lunghissima carriera politica, è libero dal peso di processi giudiziari e anche, in parte, da quelli mediatici che lo hanno sempre bistrattato
ha conoscenze e intelligenza, e soprattutto ispira fiducia, la risorsa necessaria per riprendersi. Mastella parla ad un elettorato popolare, contrariamente a Del Vecchio che parla ad elites (e lo si è visto con l’indicazione dei due Assessori) ed ai gruppi di potere.
Il vero comunista, dunque, vota Mastella, per proseguire coi paradossi.
C: allora bisogna resistere e aspettare che liberi la città… ma nel mentre il pezzo lo fai?
A: certo, il 20 mattina, a missione compiuta non dico che sarò automaticamente antimastelliano, ma tornerò ad una posizione di osservazione critica
C: torneremo quello che siamo e che siamo sempre stati, ovviamente
A: il pezzo? eh sì, forse potrebbe essere proprio questa chat…
che dici?
C: Genio!!! perché no?!?!
e il titolo: MASTELLA L’AMERICANO?! che dici?
A: Mastella l’americano è perfetto, dà il senso di chi viene a liberare