Riceviamo e pubblichiamo il comunicato dell’Associazione Italiana Biblioteche sul caso della Biblioteca Melenzio
Abbiamo appreso che Il 15 aprile 2016 l’Amministrazione comunale di Sant’Agata dei Goti con Delibera di Giunta n. 50 ha deciso di revocare il comodato d’uso gratuito dei locali di Palazzo Mosera alla Pro Loco di Sant’Agata, di fatto sfrattando la Biblioteca intitolata a Michele Melenzio, insigne storico, poeta e scrittore santagatese, dagli spazi ad essa concessi fin dal 2012.
Recedere dal contratto di comodato e chiudere un presidio di democrazia fondato sulla libertà di espressione e sul confronto delle idee quale è la biblioteca Melenzio, senza addurre motivazioni di urgenza al provvedimento e senza prevedere soluzioni condivise per il trasferimento della biblioteca in altri spazi di proprietà comunale, appare alquanto sbrigativo e superficiale.
Ricordiamo che la Biblioteca Melenzio, fondata nel 2005, è inserita nella rete del Sistema Bibliotecario Nazionale e del Polo della Regione Campania CAM, grazie a progetti innovativi di digitalizzazione di documenti e volumi antichi, quali “Il Papa ‘nSisto e le Collezioni Digitali della Fondazione M. Melenzio”, ha ricevuto finanziamenti dal Settore Musei e Biblioteche della Regione Campania e si è dotata di attrezzature moderne. Con un patrimonio librario di 14.000 volumi la biblioteca presenta una buona raccolta sulla storiografia locale e con le sue attività culturali è divenuta, negli anni, un punto di riferimento per la comunità, uno spazio di aggregazione sociale, un piccolo ma vivace centro culturale in cui i giovani si avvicinano alla lettura e alla storia locale, un luogo in cui si forma il pensiero critico delle nuove generazioni.
La cultura non si sfratta, ma si preserva e si valorizza per tramandarla alle generazioni future. La memoria di Sant’Agata de’ Goti passa anche per quei libri e senza la consapevolezza della propria storia non si costruisce futuro e sviluppo per i giovani. Le biblioteche sono un servizio essenziale per la vita culturale, sociale e civile del Paese, soprattutto in zone come il nostro Meridione che soffrono un ritardo culturale preoccupante rispetto ad altre realtà nazionali. Per ogni biblioteca che chiude, si restringono gli spazi di democrazia e di libertà.
Per questo motivo rivolgiamo un appello al Sindaco di Sant’Agata de’ Goti, Carmine Valentino, affinchè possa trovare, in tempi rapidi, una soluzione ragionevole alla vicenda scongiurando la chiusura della biblioteca Michele Melenzio e il conseguente grave danno che una tale perdita potrebbe provocare in tutta la comunità saticulana.
Manuela De Noia
Vicepresidente Sez. Campania
Associazione Italiana Biblioteche
Benevento, 30 aprile 2016