Le storie amministrative che ruotano intorno al Pd di Sant’Agata dei Goti sono tutte fallimentari. L’amministrazione comunale santagatese è stata sciolta per gravi anomalie elettorali. Il comune santagatese è di fatto in dissesto economico-finanziario e il bilancio alla Corte dei conti. Il nuovo campo sportivo invece di unire gli sportivi li ha divisi perché alcuni giocano e tutti gli altri – bambini, ragazzi, famiglie, ex calciatori, la squadra Alba Sant’Agata – guardano stupiti non capendo come mai un campo comunale sia stato dato in gestione in un batter d’occhio e affidato alla società sportiva Virtus molto vicina allo stesso (ex) sindaco che ha deciso l’affidamento. Alla comunità montana del Taburno è andato in scena, a causa della partecipazione abusiva dell’ex sindaco santagatese, un colpo di Stato in sedicesimo, tanto che è dovuto intervenire il prefetto Galeone per ripristinare il governo legale e un minimo di decenza. Tuttavia, nonostante tanti e tali fallimenti conclamati, che non riguardano solo la politica e investono direttamente le istituzioni, il Pd sannita vorrebbe eleggere alla segreteria provinciale proprio l’ex sindaco di Sant’Agata dei Goti. Ognuno è libero di scegliere come farsi meglio del male, ma a un partito di governo si chiedono risposte serie e una classe dirigente affidabile.
Il sottosegretario Del Basso De Caro deve pur porsi il problema se portare il partito nella bocca del leone del Movimento 5 stelle o cominciare a rinnovare rappresentanti politici e amministratori che hanno ampiamente dimostrato con i fatti non solo di non saper amministrare nell’interesse comune ma perfino di usare le stesse istituzioni per sovvertire governi legittimi e negare libertà civili. Nei fatti incredibili e indecenti del consiglio della comunità montana del Taburno l’intervento del prefetto Galeone è stato necessario e ha dovuto ribadire ancora una volta che il rappresentante di Sant’Agata dei Goti non è il sindaco decaduto ma il commissario che ora siede in municipio (con le mani nei capelli data la situazione disastrosa e angosciante che ha trovato). Il caso del colpetto di Stato andato in scena in modo farsesco a Frasso Telesino dimostra quale sia la considerazione che alcuni soggetti hanno delle istituzioni: sono sempre pronti a riempirsi la bocca con parole vuote e aria fritta e a prendere la forma stessa del trombone scandendo la parola I-sti-tu-zi-one ma quando cala il sipario delle istituzioni fanno carne da macello.
Il Pd sannita non può pensare di risolvere tutto con il silenzio, l’omertà e il muro di gomma. La questione è netta: l’ex sindaco di Sant’Agata dei Goti non ha i requisiti politici, amministrativi e istituzionali per ricoprire la carica di segretario provinciale del Pd: è “impresentabile”. Ricordiamo, a chi non lo sapesse, che l’ex sindaco quando era sindaco insultò e offese il sottoscritto con un discorso scritto in consiglio comunale e mi additò come un nemico pubblico perché avevo nientemeno che svolto il mio lavoro di giornalista. Ricordiamo, a chi non lo sapesse, che l’ex sindaco santagatese dopo aver assistito alla partita di calcio tra la Virtus Goti e il Puglianello e aver ascoltato il coro di insulti rivolto al giornalista Billy Nuzzolillo e dopo aver saputo che a fine partita il giornalista era stato picchiato da una plebaglia di tifosi santagatesi non volle dir nulla su quei fatti di violenza verbale e materiale che non condannò. Ricordiamo, a chi non lo sapesse, che l’ex sindaco santagatese è arrivato a vietare una manifestazione popolare e sportiva ultratrentennale come la gara podistica Strasopportico senza alcuna valida motivazione e quando gli è stato chiesto il perché ha mentito dicendo che non vi erano i necessari e legali documenti che invece l’organizzatore della manifestazione, Claudio Lubrano, prontamente esibì sbugiardandolo clamorosamente. L’ex sindaco santagatese non perde mai occasione per evidenziare la sua imbarazzante cultura illiberale. C’è qualcuno all’interno del Pd in grado di porre finalmente la questione o quando non son fatti strettamente personali sono tutti usi a obbedir tacendo?
La storia della sinistra sannita è al suo gradino più basso. Se è arrivata a questo punto è perché si è ubriacata di potere fino al punto di negare non solo agli altri ma persino a se stessa il sacrosanto diritto di critica ed espressione. La politica sannita, della quale la sinistra Pd oggi è la principale rappresentante, ha un problema serio con la critica, a tal punto che si è arrivati perfino a teorizzare e praticare l’intimidazione preventiva. E’ una strada che negando fatti, notizie, verità conduce tutti – come dimostrano anche le giornate drammatiche dell’alluvione – fuoristrada. Il Pd, per una volta, scelga nell’interesse del Sannio.