di Billy Nuzzolillo
Detenuti divisi tra un passato criminale e un presente alla ricerca dell’espiazione del peccato. Detenuti che si concedono anima e corpo al potere taumaturgico dell’arte. In carcere, certo, ma alla ricerca di un riscatto e di una redenzione che passa attraverso la cultura e l’arte scenica.
Saranno loro i protagonisti dell’open class sul teatro sociale che si terrà venerdì 27 marzo, dalle 10 alle 13, presso l’Istituto Penitenziario di Benevento grazie ad un’iniziativa promossa dall’associazione culturale Motus e dalla Solot Compagnia Stabile di Benevento, in collaborazione con la Casa Circondariale di Benevento.
L’iniziativa, che tra l’altro è prevista in occasione della “Giornata mondiale del teatro”, rientra nell’ambito delle attività previste dal progetto “Limiti”, finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale, nell’ambito dell’avviso pubblico “Giovani per il sociale”.
“Teatro per comprendere i limiti” spiegano gli organizzatori. “E’ questo, infatti, il leit motiv della giornata, che vedrà protagonisti i detenuti attori che sono impegnati all’interno della Casa Circondariale di Benevento, già dal mese di gennaio, nel progetto “Limiti”. Dalla tradizione del circo, il cui spettacolo si svolge sulla cosiddetta “pista”, e del teatro di strada, che dà vita al “cerchio”, l’idea è quella di vedere da vicino, superando la tradizionale barriera tra spettatore e attante, i giovani detenuti attori alle prese con le “prove” di uno spettacolo che porteranno in scena il prossimo giugno”.
A questo si aggiungeranno piccole esibizioni e giochi teatrali che vedranno coinvolti, accanto ai detenuti, gli operatori della Motus e della Solot, nonché il pubblico presente.
Riflettere sul concetto di “limite” attraverso la pratica teatrale; provare a mettere in scena uno spettacolo; seguire ciò che avviene attraverso l’occhio attento di una telecamera per trarre un diario di bordo, un vero e proprio docufilm, dalle immagini raccolte e dalle parole sussurrate, a volte rubate o dette esplicitamente; confrontarsi pian piano con il pubblico esterno attraverso una serie di incontri diretti, ma anche e soprattutto attraverso la creazione e gestione del portale SenzaCravatta, una piattaforma culturale web, che verrà resa attiva in occasione della rappresentazione. Curatore del portale sarà Simone Pacini, già creatore del blog fattiditeatro e collaboratore del festival VolterraTeatro.
“SenzaCravatta è un blog in cui teatro, socialità e cultura convivono: è un network per l’informazione e la formazione sullo spettacolo dal vivo attraverso il racconto e la lettura” spiegano gli operatori della Motus e della Solot. “E’ una piattaforma che permette di conoscere e condividere i processi e i cambiamenti del settore. E’ rivolto a operatori e fruitori del mondo dello spettacolo dal vivo e più nello specifico del teatro. Ha come obiettivo quello di promuovere e monitorare l’evoluzione del patrimonio teatrale e dello spettacolo dal vivo; quindi agevolarne la sua fruizione, diffusione, conservazione, tutela e valorizzazione e di conseguenza creare la prima community dello spettacolo dal vivo in Italia”.
Il primo progetto sostenuto e curato dal portale sarà quindi #LimitiBN: l’obiettivo è quello di far partecipare, da protagonisti coloro che sono coinvolti o che semplicemente sono interessati alle tematiche affrontate dal progetto, narrando la propria esperienza; un “vettore” di collegamento ideale e materiale fra coloro che lavorano e sono interessati direttamente e indirettamente come operatori, ex detenuti, famiglie dei detenuti, docenti, studenti. “Il sito web sarà utile per monitorare il percorso di ogni detenuto e degli operatori teatrali coinvolti” chiariscono i promotori. “Le attività svolte verranno costantemente archiviate nel sito. Ogni detenuto e ogni operatore sarà conosciuto e ci porterà a scoprire dall’interno il suo lavoro e il suo percorso nel laboratorio raccontando il tutto dal suo punto di vista”.