di Billy Nuzzolillo
Il Burc, ovvero il bollettino ufficiale della Regione Campania, in questi giorni di caldo ferragostano continua a sfornare regali agli abitanti della provincia di Benevento: dal via libera alle trivellazioni petrolifere a quello per la costruzione della centrale idroelettrica sulla diga di Campolattaro.
E paradossalmente tutto ciò avviene proprio nel periodo in cui molti abitanti della provincia di Benevento si riversano in massa nei luoghi oggetto dell’attacco per trascorrere qualche ora all’aria aperta, a stretto contatto con una natura incontaminata.
Insomma, dopo gli anni della proliferazione selvaggia dei pali eolici, si assiste ora all’assalto finale da parte di compagnie petrolifere ed energetiche e in pochi anni si registreranno effetti nefasti che neanche un’industrializzazione selvaggia avrebbe potuto arrecare. Il tutto, ovviamente, nell’immobilismo assoluto delle istituzioni, salvo qualche tardiva dichiarazione autoassolutoria, e soprattutto nell’indifferenza generale.
Un tempo la popolazione sannita riuscì a sconfiggere le potenti armate romane, oggi soccombe silenziosamente alle multinazionali dell’energia. E presto le scampagnate in certi luoghi resteranno solo un bel ricordo del passato. Certo, ci si potrà sempre spostare nel vicino Molise perché lì il territorio si sforzano ancora di preservarlo, anche a costo di scendere in massa su Benevento per impedire la realizzazione di uno scempio ambientale ai confini con il loro territorio. Ma questa è un’altra storia. Buon Ferragosto, sanniti!
A dire il vero gli anni della proliferazione selvaggia di pali eolici non sono certo terminati… Sul medesimo burc che ha dato il Via alla ricerca petrolifera ed allo sfruttamento energetico della diga di Campolattaro vi sono altre due perle passate inosservate. La famosa commissione Via ha dato parere favorevole a due nuovi mega impianti eolici nei due comuni che risultano avere la maggiore concentrazione eolica in Italia ossia a Foiano 18 MW e San Giorgio la Molara 27,50 MW. Certo che se i membri della commissione continuano a dare pareri sulle carte, tra l’altro presentate da chi ha interesse a realizzare l’opera, e non si prendono mai la briga di vedere con i proprio occhi cosa significa impatto visivo, impatto cumulativo degli impianti, impatto paesaggistico, eccessiva concentrazioni di torri eoliche, la valutazione di impatto ambientale non serve a nulla e difatti gli impianti eolici bocciati in sede Via negli anni si contano sul dito di una mano!