“Il nostro amore si chiama fedeltà”. La scritta campeggia oggi sull’ultima pagina del Sannio Quotidiano sotto al simbolo di Forza Italia. In questa pagina è metaforicamente racchiuso quanto da tempo sosteniamo Giancristiano Desiderio ed io: il Sannio Quotidiano, alla faccia del finanziamento pubblico di cui generosamente gode da anni, altro non è che l’organo di una corrente del partito di Silvio Berlusconi (Forza Italia prima, Pdl poi e ancora Forza Italia oggi).
Un’ulteriore conferma, ove mai ce ne fosse bisogno, è data anche dal fatto che quello da noi ironicamente denominato Colasannio è probabilmente l’unico quotidiano in Italia a non aver fatto alcun cenno alla scissione avvenuta in queste ore all’interno del maggiore partito del centrodestra, come ha mirabilmente evidenziato Giovanni Festa sul Vaglio.it (http://www.ilvaglio.it/comunicazione/i-media/il-sannio-ignora-laddio-di-de-girolamo-a-berlusconi-unico-quotidiano-in-italia-a-non-dare-la-notizia/).
Scissione che, ricordiamolo, ha sancito la fine del patto di ferro tra il direttore-editore-stampatore del Sannio Quotidiano, Luca Colasanto (che è rimasto con Berlusconi, come il suo mentore Denis Verdini), e il ministro dell’Agricoltura, Nunzia De Girolamo (rimasta, invece, con Alfano e, conseguentemente saldamente ancorata alla poltrona ministeriale….).
Ieri, a chi gli chiedeva se ora temesse il fuoco amico della stampa (leggasi Sannio Quotidiano), la De Girolamo ha così risposto: “Mi auguro che la stampa sia libera e non utilizzata per scopi personali. Colasanto per me è stato come un padre, l’ho fatto votare come un padre, sono stata al suo fianco attirandomi anche le critiche di tanti sindaci”. Come a dire: “Se ne ricordi, prima di spararmi addosso o cancellarmi dalle pagine del suo giornale”.
Comunque, se il buongiorno si vede dal mattino, temiamo che alla De Girolamo non verrà riservato un trattamento diverso da quello riservato in passato ai vari Casamassa, Martusciello, Mazzoni e Viespoli, solo per citarne alcuni (la cd. “sindrome dell’amnesia”).
Insomma: scurdammoce ‘o passato, simmo ‘e Napule, paisá…
p. s. = Qualcuno in passato ha ritenuto che le mie prese di posizione relativamente al Sannio Quotidiano fossero conseguenza dell’oscuramento a cui ero stato sottoposto. Orbene, da qualche mese il mio nome è tornato a comparire regolarmente sulle pagine del giornale diretto da Luca Colasanto ed, anzi, la redazione sportiva (a cui colgo l’occasione per rivolgere un meritato plauso per l’ottimo lavoro svolto) mi chiama spesso per pubblicare delle mie dichiarazioni nella veste di presidente del Real Cerreto. Queste poche righe dimostrano, quindi, che si trattava di un’interpretazione errata (se non proprio malevola) e che la libertà di espressione non si baratta con uno spazio sul giornale.