Alcuni anni fa sul promontorio di Monte Coppe, a Cerreto Sannita, furono installati alcuni anemometri. La cosa non passò inosservata, anche perché l’area è generalmente frequentata da molti amanti della montagna.
Subito, dopo, nel bilancio di previsione del comune di Cerreto Sannita spuntò anche la voce relativa alle royalties derivanti dalla realizzazione di un parco eolico.
Iniziò una lunga battaglia, che consentì di sventare il pericoloso attacco ad una delle più belle e suggestive aree paesaggistiche della nostra provincia (tra l’altro d’interesse comunitario – zona Sic).
Ora, a distanza d’anni, il nuovo assalto del territorio messo in atto dalle aziende che producono energia eolica, grazie ad un provvedimento legislativo che ha aggirato la moratoria voluta dalla Regione Campania in attesa di una nuova disciplina del settore, di fatto annullerà gli effetti di quella vittoriosa battaglia.
La Regione Campania, infatti, ha autorizzato la società Eolica San Lupo Srl, “alla costruzione (nel territorio di S. Lupo) di un impianto di produzione di energia elettrica da fonte eolica costituito da n. 17 aerogeneratori, di potenza nominale unitaria di 2,5 MW (massima fino a 3 MW), e di dimensioni massime pari a 80 m di altezza misurata al mozzo e 92,5 m di diametro rotorio” (vedi https://www.sanniopress.it/?p=31026).
Come si evince dalla planimetria postata su facebook da Matteo Gagliardi, tre aerogeneratori verranno collocati ai confini del territorio cerretese.
Praticamente, una sorta di cavallo di Troia, che aprirà nuovi scenari e, statene certi, consentirà l’ulteriore assalto da parte delle lobby dell’eolico che da tempo aspettano di insediarsi in uno degli scorci naturalistici più belli del Sannio, a cavallo tra i comuni di Cerreto Sannita, Pietraroia Morcone e Pontelandolfo, con inevitabile massacro del territorio in conseguenza dell’installazione di aerogeneratori, e soprattutto delle “opere interconnesse” (alias, gli elettrodotti).
Il tutto, naturalmente, nel silenzio generale di amministratori distratti e cittadini rassegnati, che, a differenza della fauna destinata inevitabilmente a scomparire, avrebbero potuto invece opporre resistenza per difendere il proprio territorio.
Molti politici sono intervenuti sul nuovo elettrodotto Terna Benevento-Foggia. Nessuno invece ha detto niente per il progetto di San Lupo che prevede la realizzazione di elettrodotti e stazioni elettriche a servizio del futuro parco eolico che avranno un impatto devastante sul territorio. La regione continua ad autorizzare e concedere valutazioni di impatto ambientale positive senza tenere conto degli effetti cumulativi tra i vari impianti eolici esistenti (ad esempio nel Fortore) ma basandosi sul singolo parco da autorizzare. In questo modo si è creata una selva di parchi eolici che continuerà ad ampliarsi visti i progetti in fase di autorizzazione.
Dovete opporvi con tutte le vostre forze!!!
Rivolgetevi a Italia Nostra, alla LIPU. Fate casino! Rivolgetevi al TAR.