Il Pd si conferma saldamente in testa nella speciale classifica dei partiti inutili. La situazione di totale immobilità che c’è nella vita politica e istituzionale italiana è dovuta quasi esclusivamente al Pd che tra la sopravvivenza di se stesso e la salvezza del Paese ha chiaramente scelto in modo miope la sopravvivenza di se stesso. Forse, non c’era da attendersi qualcosa di diverso: sono più di venti anni, da quando la Storia ha dichiarato fallito il Pci, che la sinistra pensa a conservare se stessa piuttosto che riformare il Paese. Le due cose, come sanno sia le pietre sia i delusi elettori di Renzi, non stanno insieme. Le cose non cambiano se da Roma si passa a Benevento.
A Benevento un governo c’è ma è come se non ci fosse. La giunta Pepe è un pallidissimo ricordo del passato e oggi – se il calendario sarà rispettato – quel che resta del sindaco Pepe farà finta di presentare una nuova giunta Pepe ma nella realtà dei fatti presenterà alla città e alla stampa la giunta dei professori che con la sua esistenza è il più evidente atto di delegittimazione della politica svolta dal centrosinistra di Umberto Del Basso De Caro e Fausto Pepe. Ormai il centrosinistra è perfettamente autonomo: per essere delegittimato non ha più bisogno né del lavoro di controllo e critica dell’opposizione né delle molte indagini e inchieste della magistratura. Fa tutto da solo. Tesi e antitesi. L’unica cosa che non sa fare è la sintesi perché è alieno a tutto ciò che possa essere anche lontanamente un risultato.
La giunta dei professori – Coppola al Bilancio e Coletta all’Urbanistica – per ottenere qualcosa di buono è obbligata ad essere l’antitesi della giunta Pepe. La qualità del lavoro dei professori si misurerà in base all’autonomia che avranno rispetto sia al sindaco sia al centrosinistra. Più saranno autonomi e non prenderanno disposizioni e ordini e più potranno realizzare qualcosa di buono; invece, più seguiranno le orme del passato e asseconderanno i desiderata della debole politica del centrosinistra e più saranno lontani dagli interessi e dai bisogni della città e dell’amministrazione comunale. I professori per essere utili dovranno essere autonomi dal partito inutile che dà loro l’incarico. In mezzo a questa distinzione così carica di contrasti e contraddizioni passa sia il senso del lavoro dei professori sia il senso della politica che fa capo al centrosinistra di Del Basso De Caro e Pepe. Per capire se il lavoro dei professori sarà utile sul piano amministrativo – l’unica realtà che effettivamente conta – non ci vorrà molto. Tempo uno due mesi e tutto sarà chiaro: si saprà se la spesa è valsa l’impresa o se i due accademici avranno fatto solo accademia.
Il destino dell’amministrazione Pepe è legato più di quanto non si creda alle sorti del Pd di Bersani. A Benevento il sindaco di Firenze ha fatto un’apparizione e nulla più. Il Pd decariano è tutto schierato su posizione conservatrici: le stesse che sono uscite sconfitte dalle elezioni del 24 febbraio e che stanno bloccando ora l’intero Paese per tutelare gli interessi di partito del gruppo dirigente. Una situazione di totale immobilità che non è pensabile possa durare ancora per molto. La reazione del centrosinistra decariano rispetto alla crisi di delegittimazione e alla crisi amministrativa che lo ha investito è esattamente quella che ha adottato il Pd su scala nazionale. La fine della stagione di Bersani e dei giovani turchi segnerà anche la fine della stagione di De Caro e Pepe.