Facendo zapping può capitare di imbattersi in un volto conosciuto come quello di Giuseppe Paduano che, partito da Cerreto Sannita (dove torna ogni anno), si è stabilito in Islanda da circa quattordici anni . Sì, proprio lui, intervistato da Pif nell’ambito della trasmissione di MTV Il Testimone, dedicata al tema Islanda, la crisi e le bionde.
Giuseppe, con cui sono rimasto in contatto su facebook, gestisce un locale per l’inserimento di persone con handicap nel mondo del lavoro. E’ arrivato lì grazie ad uno scambio culturale.
E, soprattutto, non è arrivato a Reykjavík per lavoro e ci tiene a ribadirlo: “Non mi considero un emigrante. Da piccolo, infatti, sognavo foreste e renne. I posti freddi mi hanno sempre affascinato. Mi definisco un sognatore amante della natura e dei viaggi. Ho sempre avuto voglia di conoscere cose nuove e non mi mai spaventato l’incognito. Alla prima occasione sono partito per un mega interrail in Scandinavia e a quel punto il mio amore per il nord si è rafforzato ulteriormente”.
Ma scavando a fondo troviamo anche un altro motivo: “La società italiana è malata e lo è anche il mio paese d’origine, Cerreto, dove tra l’altro si registrano periodicamente dei suicidi. L’ambiente ti opprime, sei costretto a vivere secondo taluni standard. Non hai scelta. Io qui ho imparato a bere l’acqua dai ruscelli, ho compreso che la solitudine aiuta a conoscere sé stessi, sono spessissimo a contatto con la natura”.
Ma come è finito su MTV? Neanche lui lo ricorda con precisione. “Visto che sono appassionato di foto e faccio spesso degli auto scatti, pubblicandoli su facebook, mi pare siano stati incuriositi da una mia foto dove corro nudo tra i prati verdi e le fumarole. Mi hanno contattato e, visto che oltre all’educatore, faccio anche il guardia parco e la guida turistica, mi hanno chiesto se potevo organizzare un viaggio e se conoscevo altre storie interessanti. Gli ho detto di sì e sono finito sugli schermi di Mtv”.
Lui, il cerretese d’Islanda trasformatosi in testimonial di chi ha deciso ( e sono tanti…) di lasciarsi alle spalle l’amata patria per godersi una dimensione di vita diversa lì nella lontana Islanda, tra bagni rilassanti nelle sorgenti d’acqua calda e assaggi di squalo. Una filosofia di vita che molti definiscono sinteticamente decrescita felice.