In questi giorni, come avrete notato, Sanniopress ha decisamente svoltato verso la forma del blog: meno notizie e più commenti. Una scelta che nasce innanzitutto da una considerazione: il panorama editoriale sannita, a dispetto della sempre più stringente crisi economica (e della conseguente mancanza di investimenti pubblicitari), mai come in questo momento offre una pluralità di organi di informazione da cui attingere notizie.
Partiamo dai quotidiani: da alcuni mesi è in edicola un nuovo giornale, Ottopagine, che sia pure lentamente sta lentamente conquistando un suo spazio editoriale ed ha, indirettamente, immesso nuova linfa vitale anche nel suo più diretto concorrente, il Sannio Quotidiano,
Quest’ultimo, infatti, nonostante la presenza ingombrante e condizionante di un editore-stampatore-direttore che è anche un esponente di punta del morente Pdl, ha comunque tratto vantaggio dall’abbandono di una nutrita pattuglia di redattori in quanto ha finito per trovare nuovi stimoli e, soprattutto, ha sfruttato la ventata di entusiasmo derivante dall’ingresso di una nuova generazione di redattori cresciuta al di fuori della logica staliniana che ha finora governato il quotidiano.
Anche Il Mattino, dal canto suo, sta sfruttando al meglio il cambiamento derivante dall’arrivo dei due nuovi redattori subentrati in questi mesi ai tre colleghi prepensionati che, comunque, nella nuova veste di collaboratori continuano ad assicurare il loro indiscusso bagaglio di esperienza e professionalità.
La crisi ha, invece, ridimensionato l’offerta nel panorama televisivo, che in questi mesi ha fatto registrare la chiusura delle redazioni locali di Telebenevento e Cds e, di contro, il consolidamento della prima web tv locale, Ntr24.
Di contro, l’offerta informativa sul web, grazie anche ai minimi investimenti richiesti, si è via via arricchita al punto che oggi stiamo assistendo alla stessa anomalia registratasi in passato nel settore dei periodici, e cioè che la provincia di Benevento in rapporto ai suoi abitanti fa registrare il più alto numero di testate online in Campania. Un fenomeno favorito dalla voglia di fare informazione di tanti giovani e dal loro spirito volontaristico in quanto l’asfittico mercato della pubblicità non consente di remunerare adeguatamente i collaboratori.
Alla luce di quanto detto, ci siamo trovati di fronte ad un bivio: chiudere definitivamente il sito che, ricordiamolo, è il più antico della provincia di Benevento (essendo stato fondato nel lontano 1999), per l’assenza di risorse pubblicitarie da investire in termini di risorse umane oppure caratterizzarlo sempre più come blog, senza dunque la necessità di aggiornamenti costanti nel corso della giornata.
Alla fine abbiamo optato per questa seconda opzione, anche perché sarebbe stato un peccato vanificare lo sforzo compiuto in questi mesi per rendere Sanniopress sempre più un sito di discussione e confronto, grazie anche all’importante presenza di Giancristiano Desiderio e all’attività convegnistica ed editoriale promossa dall’associazione Sanniopress Onlus.
I primi dati dimostrano che i visitatori hanno apprezzato questa svolta e ciò rappresenta un ulteriore stimolo a proseguire sulla strada intrapresa.
Blog o non blog Sanniopress rappresenta, forse in questo momento, l’unica fonte critica alla quale ci si possa riferire e questo mettendo da parte la naturale simpatia e stima profonda per il suo fondatore. L’amicizia qui non conta, contano i fatti. E proprio in un panorama informativo, come tu dicevi, stranamente variegato vista la scarsità di fonti pubblicitarie i fatti ci raccontano dell’assoluta esigenza di approfondimento, di tentare l’azzardo della messa in disussione del “principe” di turno. Per assurdo c’è anche troppa informazione, a volte si assiste al mero resoconto dei comunicati, ma in generale esiste un overdose di notizie, spesso, se posso permettermi, assai marginali e dispersive verso quello che invece è il vero nocciolo della questione: dare risposte o almeno accenni di risposte alle questioni che sono sul tappeto…a volte anche sotto. La svolta che hai impresso è non solo obbligatoria ma anche doverosa e di certo non renderà il blog popolare presso il Palazzo ma questo è secondario.
ENZO COLARUSSO
Grazie Enzo, troppo buono! Sul rapporto di Sanniopress con il Palazzo prima o poi credo che scriverò qualcosa, anche perchè vanno fatti gli opportuni distinguo.
In ogni caso, perchè non apriamo un dibattito franco e sereno sul sistema-informazione nel Sannio? Saremo ben lieti di ospitare un tuo prezioso contributo. (b.n.)
Sono sempre favorevole al dibattito e sai bene che puoi contare su di me per ogni iniziativa del genere.
Caro Billy,
cerca di mantenere vivo Sanniopress che, a differenza di altre testate telematiche, che si limitano a comunicare la notizia, propone approfondimenti e discussioni gestite con l’autorevole professionalità tua e degli altri collaboratori.
C’è bisogno di una voce indipendente per la quale l’opinione del capetto di turno ha lo stesso valore dell’opinione di chi capetto non è e non vuole esserlo.
Credo che, come me, molti lettori siano a disposizione, se necessario.
Caro amico, condivido la tua scelta, opportuna e intelligente. Commentare è sempre più difficile (e rischioso) che raccontare…
Hai fatto, peraltro, una breve disanima dell’attuale situazione dei media nella nostra provincia. Peccato che hai dimenticato i periodici che resistono, resistono, resistono, nonostante la rete e la disinformazione…
Con affetto,
Danila
in effetti non ho parlato dei periodici perchè è l’unico settore che nell’ultimo anno non è mutato in quanto, come giustamente sottolinei, resiste, resiste, resiste. la situazione, dunque, è sostanzialmente la stessa di un anno fa, aggravata indubbiamente dalla crisi economica. penso che ogni numero pubblicato rappresenti un grandissimo atto di coraggio, soprattutto se vi si aggiunge anche la presenza dell’anonimo scriba. ti estendo, comunque, l’invito già rivolto ad Enzo: discutiamone. e, infine, grazie per le parole di incoraggiamento (b.n.)
caro Franco, ti ringrazio anche a nome di Giancristiano per il sostegno che ci date quotidianamente. il blog Sanniopress non è stato chiuso ma si è trasformato. le opinioni che ospitiamo posso essere condivise o meno (quante volte Giancristiano ed io la pensiamo in maniera diametralmente opposta…), ma finiscono per animare un dibattito, anche attraverso accalorati commenti negativi (soprattutto su Facebook). l’importante è che il sassolino “lanciato nello stagno” aiuti a scalfire l’apatia che regna nella città lenta (b.n.)