(Sanniopress) – Quando nell’autunno del 1999 nacque il sito Sanniopress l’utilizzo di internet era poco diffuso e si navigava ad una velocità di 56 Kb al secondo. Era la fase pioneristica della rete. Poi è arrivata la banda larga e Sanniopress, sulla scia del solco tracciato dall’ Huffington Post, si è trasformato in un blog giornalistico ed ha puntato su commenti ed inchieste, denunciando la cattiva politica e portando alla luce le zone d’ombre in cui operano la criminalità organizzata e il malaffare.
Il sito si è aperto via via al mondo reale attraverso l’utilizzo dei social network e la nascita dell’associazione Sanniopress Onlus, che ha promosso le rassegne Nonsololibri (nonsololibri.sanniopress.it), Cantieri di Legalità (www.cantieridilegalità) e la Settimana della Legalità (www.settimanadellalegalita).
Iniziative che hanno coinvolto i giornalisti Franco Di Mare, Rosaria Capacchione, Enrico Bellavia, Roberto Natale e Alberto Spampinato, i magistrati Raffaele Cantone, Raffaello Magi e Maurizio de Lucia, i preti anticamorra don Aniello Manganiello e don Tonino Palmese, lo scrittore Eraldo Affinati e il regista teatrale Mario Gelardi. E’, insomma, divenuta centrale la funzione di stimolo del dibattito culturale e civile.
Un ruolo essenziale in questa trasformazione lo ha avuto Giancristiano Desiderio che, attraverso le sue lucide, ironiche e dissacranti analisi, ha immesso nuova linfa nel sito ed ha contribuito a vivacizzare il confronto, provocando spesso le ire dei politici (in qualche caso neanche tanto malcelate). Questo volume, che inaugura la collana “I libri di Sanniopress”, raccoglie una parte degli interventi di Desiderio ed offre un interessante spaccato sulle principali vicende che si sono succedute in questi mesi a Benevento e più in generale nel Sannio.
Si parte da un’analisi delle prospettive dell’industria culturale beneventana all’indomani del riconoscimento Unesco per passare, poi, ad una sferzante riflessione sulla “lumaca beneventana” che “nutre aspirazioni al di sopra delle sue reali possibilità” ed ha una “classe borghese boriosa che si dà arie da gran signora ma è tutta cipria e belletto, senza freschezza e conoscenza del mondo”.
E poi la volta del dibattito sul possibile accorpamento delle province di Avellino e Benevento e della proposta di creare la Regione Sannio che, oltre alle aree interne della Campania, comprenda anche le province di Campobasso ed Isernia. C’è poi la dissacrante reprimenda nei confronti degli amministratori del capoluogo, incapaci di contrastare la “movida cafona” e la “pipì selvaggia” ma pronti a salire sulla scuola di magistratura, “anche se ancora non c’è”.
Non mancano, inoltre, alcune riflessione sul mondo del giornalismo sannita e sui “rischi che si corrono quando si prova a fare questo mestiere senza un po’ di sana ironia” oltre che alcune interessanti “fotografie” dei paradossi e delle figure che popolano il Sannio: dal sindaco diciottenne di Bonea, succeduto al padre alla vigilia dell’esame di Stato, al primo cittadino di Montesarchio, sospettato di inviare lettere anonime per colpire l’impresa di un avversario politico.
Un viaggio che si conclude con l’interessante riflessione sulla “cultura del passo sbagliato”, che dà il titolo al libro e che prendendo spunto dalla “storiella che raccontava Popper del soldato che scoprì che tutto il battaglione – a parte lui, naturalmente – non marciava al passo” sviluppa il concetto di cultura di Desiderio, “che molto poco si addice agli eventi, alle strategie, al marketing ed è più vicino alla sensibilità del lavoro dello spirito umano”; ovvero, “è roba passata di moda che serve solo a me per marciare al passo in solitudine”.
(prefazione del libro “Il passo sbagliato” di Giancristiano Desiderio verrà presentato a Palazzo Paolo V – Benevento venerdì 16 novembre 2012, ore 17.30)