(Sanniopress) – Nell’imminenza dell’avvio della campagna referendaria relativa all’art. 18 L. 300/70 (Statuto dei Lavoratori) e dell’art. 8 L.138 bis (Manovra Finanziaria), si sono incontrati rappresentanti di forze sindacali (FIOM), partitiche (IdV, SEL), di movimento (ALBA), realtà territoriali (L@p Asilo 31) per costituire un coordinamento unitario nel Sannio.
Promosso a livello nazionale da uno schieramento composito (cui aderiscono anche la Federazione della Sinistra, i Verdi e alcuni pezzi della Cgil), il referendum si propone di fermare lo smantellamento di sofferte conquiste del movimento operaio, che sta trasformando il lavoro una variabile dipendente (del capitale). Siamo di fronte ad una vera e propria “restaurazione” dai pesantissimi effetti sociali.
L’intento dei promotori del coordinamento unitario (che fa salva l’autonomia dei singoli soggetti nelle iniziative da intraprendere) è quello di mettere in rete competenze, risorse, energie – valorizzando il radicamento territoriale e sociale di ciascun soggetto – perché, come accaduto nel clamoroso successo del referendum sull’acqua bene comune, si riesca a raggiungere un numero elevatissimo di persone, una “massa critica” capace di pesare nelle future scelte legislative.
Il 13 ottobre, dunque, si darà avvio alla raccolta di firme e nei mesi successivi il coordinamento, di cui si auspica un ampliamento a tutti i soggetti politici e sociali interessati, lancerà iniziative comuni, sollecitando la partecipazione attiva del mondo intellettuale e artistico e di quanti hanno a cuore la tutela dello stato sociale e la dignità del lavoro.