(Sanniopress) – Finora non se n’era parlato. Ma a sorpresa la notizia è venuta fuori poiché sul Burc n. 31 della Regione Campania è stato pubblicato il decreto n. 180 del 3 maggio firmato dal responsabile del Settore Tutela dell’ambiente. Stiamo parlando del parere della Commissione VIA relativo al progetto “Impianto di recupero rifiuti speciali non pericolosi per utilizzo come combustibile o altro mezzo per produrre energia da realizzarsi in contrada Cese del Comune di San Salvatore Telesino”.
Il progetto è stato presentato in data 14 luglio 2011 (protocollo di acquisizione n. 579395 del 25 luglio 2011) dalla società Ago-Filpress srl con sede legale in Pagani (SA) alla via Caduti di Superga n. 18. Sottoposto all’esame della Commissione VIA – VI – VAS nella seduta del 6 marzo 2012, ha ottenuto l’esclusione dalla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale con la seguenti prescrizioni:
- acquisire tutte le autorizzazioni/pareri necessari per l’ampliamento delle attività di recupero, come tra l’altro segnalato negli stessi documenti progettuali presentati, anche in relazione al subentro della ditta Italiana Recuperi Srl. Infatti l’impianto rispetto alle previsioni di variante non potrà permanere in regime semplificato in quanto la capacità complessiva risulterà superiore a 10 t/g;
- Proteggere adeguatamente gli operatori dello stabilimento dalle emissioni sonore prodotte dai macchinari attraverso idonei DPI ed apponendo opportune pannellature per l’isolamento di quelli più rumorosi.
La Commissione ha, inoltre, raccomandato, “in considerazione della nota intensità di traffico veicolare presente in zona, di razionalizzare i flussi di mezzi in entrata ed in uscita dall’impianto, evitando o riducendo il transito nelle ore di punta; di provvedere all’acquisizione di certificazione integrata qualità-ambiente ai fini dell’implementazione nel processo produttivo di un Sistema di Gestione Ambientale normato; di porre in essere interventi per il soddisfacimento dell’aumentato fabbisogno energetico attraverso l’adozione di tecnologie maggiormente efficienti o attraverso l’implementazione, come segnalato nella documentazione fornita, in copertura al capannone industriale, di un impianto fotovoltaico; di aderire in forma volontaria ad eventuali protocolli di legalità per la prevenzione della gestione illegale dei rifiuti speciali, in considerazione dell’utilizzo illecito spesso riscontrato dei penumatici fuori uso come combunente per i roghi di rifiuti da parte di soggetti criminali”.
Il tutto è stato recepito dal dirigente Michele Palmieri che ha decretato l’esclusione del progetto dalla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale, trasmettendo l’atto alla società Ago-Filpress srl e all’Arpac per gli adempimenti previsti dalle normative vigenti.
Fin qui le notizie deducibili dal Burc della Regione Campania. Quello che, però, non emerge dal freddo linguaggio burocratico è quali rifiuti speciali non pericolosi verranno utilizzati come combustibile e, soprattutto, come verrà prodotta l’energia?
Domande a cui l’amministrazione comunale di San Salvatore Telesino dovrà ora rispondere perché i cittadini, dopo aver efficacemente contrastato il precedente progetto per la realizzazione di un inceneritore a biomasse presentato dalla Vocem, potrebbero ritrovarsi ora di fronte all’ennesimo tentativo (condotto stavolta alla chetichella…) di realizzare un impianto pericoloso per la loro salute.
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Grazie alla segnalazione di Francesco Pascale, abbiamo rintracciato l’avviso di deposito del progetto, pubblicato sul Burc della Regione Campania n. 49 del 1 agosto 2011, da cui si evince che si tratta di un impianto per il “recupero di rifiuti speciali non pericolosi, pneumatici fuori uso, da utilizzare come combustibile o altro mezzo per produrre energia”. Il progetto è stato depositato in data 18 luglio 2011 presso la sede dell’Amministrazione Comunale di San Salvatore Telesino.
Assurdo….crollerà un “MITO”.Spero in un fuoco di paglia!
Billy, sei sicuro si tratti di un impianto di incenerimento ? Il problema del coinvolgimento dei cittadini da parte della mia Amm.ne resta ed e’ grande quanto una casa. Anche se si trattasse di un impianto per il recupero di rifiuti da avviare ad incenerimento, voglio essere informato perche’ delle valutazioni fatte dalle amministrazioni non mi fido dai tempi dell’impianto c.d. a biomasse.
Qui il link alla proposta consegnata, fra gli altri, al Comune di SST nel luglio 2011:
http://burc.regione.campania.it/eBurcWeb/directServlet?DOCUMENT_ID=00029017&ATTACH_ID=35623
Il punto interrogativo del titolo penso che evidenzi bene che si tratta di una domanda e non di un’affermazione. Il riferimento all’Amministrazione l’ho fatto perchè credo che che qualche documento sarà pure arrivato al Comune. In caso contrario (e sarebbe gravissimo…), l’Amministrazione ha il diritto di chiedere idonea documentazione alla Regione in modo da poter informare la cittadinanza.
La combustione di pneumatici potrebbe provocare: aumento dell’anidride solforosa, di clorurati, di nerofumo, per non nominare altre pericolosissime sostanze (tipo le Diossine) che potrebbero essere rilevate però, solo successivamente all’avvio del forno.
Vorrei rassicurare l’articolista e quanti leggeranno l’articolo che non verrà costruito nessun inceneritore a San Salvatore Telesino. Prima di “sparare” la notizia sul web sarebbe stato molto più opportuno e corretto che l’articolista avesse approfondito la questione interpellando anche l’ Ass.re all’ Ambiente del comune di San Salvatore che comunque resta a disposizione per ogni chiarimento.
Cordiali saluti,
Raffaele Pucino
Assessore all’ Ambiente
In verità non abbiamo “sparato” alcunchè in quanto abbiamo posto delle domande a corredo di notizie estratte dal Burc della Regione Campania. Lo stesso titolo è corredato da un punto interrogativo. Piuttosto crediamo che lei abbia il dovere di fornire risposte ai cittadini e, pertanto, restiamo a sua disposizione qualora volesse inviarci un suo intervento. Cordialità