(Sanniopress) – Il responsabile del Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura dell’Asl, Giuseppe De Lorenzo, non ha gradito un nostro commento su quanto da lui dichiarato a proposito del caso della bimba colpita da tbc nel periodo pasquale e tuttora ricoverata a Roma ed ha inviato al Vaglio.it (anzichè a noi…) la seguente nota.
“Caro Direttore,
sono costretto a chiedere, ancora una volta, la tua ospitalità. E’ mio desiderio solo operare in modo che le notizie, segnatamente nel trattare un caso umano, non vengano distorte. Bene. Un amico mi ha telefonato pregandomi di conoscere la nota relativa alla mia conferenza stampa di venerdì scorso riportata sul sitoSanniopress che, di solito, non leggo. Incuriosito, mi sono collegato ed ho avuto modo di leggere un commento redatto da Billy Nuzzolillo che, guarda caso, ha preso spunto proprio daI Vaglio.Conosco Bily Nuzzolillo da tanti anni e, nel periodo che ho trascorso a Palazzo Mosti, con lui ho avuto sempre ottimi rapporti. In definitiva, una stima reciproca. Quindi, oggi, non comprendo il motivo per cui un giornalista attento come lui, leggendo solo Il Vaglio, non abbia compreso appieno l’amarezza che ho dentro, mentre gli altri stanno cercando di mistificare la realtà.
L’errore grande in cui è caduto l’amico Billy accomuna, purtroppo, molti giornalisti. Quello che, per non perdere tempo, preparano i propri articoli per sentito dire o, atto più grave, spezzano i contenuti di una nota a proprio piacimento facendone perdere, in questo modo, il vero significato.
Se Billy mi avesse onorato della sua presenza presso il mio studio ed avesse ascoltato la conferenza stampa nella sua interezza non sarebbe caduto in un errore del genere. Del resto, a mio giudizio, non mi sembra che Il Vaglio non sia stato chiaro nell’esposizione degli eventi.
Comprendo il legame antico di Billy con Boccalone (Nicola, manager del ‘Rummo’ con cui De Lorenzo ha polemizzato nella citata conferenza stampa, ndr) e gli asti, ben noti, con l’Amministrazione Pepe, ma parlare di ricatti in una situazione sì delicata, secondo il mio modesto angolo visuale, è risibile. Non credo che Nuzzolillo, nel redigere i comunicati stampa, a Palazzo Mosti scriva per sentito dire. No, proprio no.
Un’ultima considerazione mi sia concessa. Io che conosco a fondo le vicende di questa città, ricordo, e credo di non sbagliarmi, che la bimba che, ancora oggi in un ospedale romano sta patendo le pene dell’inferno, venne al mondo lo stesso giorno e nel medesimo ospedale del primogenito, guarda caso, proprio di Billy. Li rivedo, ancora oggi, l’una accanto all’altro, nelle cullette del nido. Chiedo a Billy quale comportamento avrebbe assunto se a patire quegli strazi fosse stato suo figlio. Altro che ricatto! Bisogna stare dall’altra parte della barricata prima di giudicare. Questa, purtroppo, è la vita!
Grazie, Direttore, per l’ospitalità che mi ha permesso lo sfogo dinanzi a tante amarezze sofferte per una sanità diversa in cui, nel cercare di non vedere la realtà, c’è, solo e sempre, la politica e la difesa degli amici politici. Anche dinanzi alle disgrazie. Che tristezza!”.
Ecco di seguito, invece, la replica di Billy Nuzzolillo, inviata anch’essa al Vaglio.it:
“Caro Direttore,
essendo stato chiamato in causa sul Vaglio.it, affido a te questa riflessione e ti ringrazio anticipatamente per l’ospitalità.
L’amico Peppino De Lorenzo, con cui intrattengo cordialissimi rapporti sin dagli anni in cui era consigliere d’opposizione a Palazzo Mosti, ha molti meriti. Tra questi anche quello di aver posto all’attenzione generale il gravissimo caso di tubercolosi registratosi recentemente nel capoluogo.
Condivido, quindi, la sua richiesta di individuare eventuali responsabilità perché, come ho scritto sul blog Sanniopress.it, “in ballo c’è la salute pubblica, un diritto primario sancito anche dalla carta costituzionale ma che viene spesso sacrificato sull’altare degli interessi politici che governano la sanità pubblica italiana”. Condivido, inoltre, anche la sua richiesta affinchè “si faccia piena luce sull’atteggiamento assunto da qualche primario dell’ospedale Rummo”.
Ho solo dissentito sulle modalità utilizzate da De Lorenzo (definite anche da un quotidiano locale “a dir poco pressanti”). Non per sentito dire, dunque, ma alla luce delle cronache riportate dai media e sintetizzate anche dal virgolettato del Vaglio.it cui ho fatto riferimento.
Minacciare di rivelare altri sgradevoli episodi di malasanità qualora il direttore generale del “Rummo” non adotti dei provvedimenti disciplinari nei confronti di un primario a me sembra che sia una minaccia dal vago sapore ricattatorio. Se sa denunci e basta. Conoscendo l’uomo, e soprattutto l’ammirevole passione con cui manifesta le sue idee, credo che la parola stavolta sia andata oltre il pensiero. Può accadere. Ma credo che sia anche legittimo manifestare le mie perplessità. E ciò a prescindere dal legame di amicizia con l’ex direttore del Comune di Benevento, Nicola Boccalone, o con l’attuale sindaco, Fausto Pepe (amicizie che – è bene ricordarlo – nascono dalla quotidiana frequentazione in ambito lavorativo, dove pure può capitare che ci siano delle fasi di incomprensione o tensione).
Al pari di De Lorenzo, dunque, mi auguro vivamente che eventuali colpevoli di negligenze o colpe vengano presto individuati, anche perché mi sento particolarmente coinvolto nella vicenda avendo condiviso con il papà e la mamma della bambina attualmente ricoverata in un ospedale romano – lo ricordo benissimo, caro Peppino – sia le ansie dell’attesa che la gioia della nascita dei nostri rispettivi figli. Anzi, colgo l’occasione per abbracciarli affettuosamente e fare un sincero augurio di pronta guarigione alla loro figlioletta”.