di Vito Varricchio
I giorni 6 e 7 giugno si voterà in tutta Italia per il Parlamento Europeo e in alcune città e paesi anche per le amministrative comunali; uno di questi paesi è San Leucio del Sannio. San Leucio è un piccolo paese di quasi 3500 anime situato sulle verdi colline sannite ad un passo dalla città di Benevento. Gli abitanti di San Leucio stanno osservando per l’ennesima volta la grande sfida elettorale tra due liste contrapposte: la lista n°1, Orgoglio Sanleuciano, capeggiata dal dott. Carlo Iannace e la lista n°2 Popolo delle Libertà, con candidato a sindaco il prof. Romeo Furno, sindaco uscente. La battaglia elettorale sembra interessare molto i cittadini del paesello, sia giovani che anziani, poiché ai comizi in piazza, resi sempre più folkloristici, si può notare un’altissima presenza di persone, a volte anche superiore a quella del bar dello sport, e la cosa è sbalorditiva.
È quasi un mese che si sente parlare di progresso, di igiene, di piani regolatori e altre diavolerie politiche, che riescono a fare presa sulla popolazione. La base di ogni comizio è diventata promettere e sparlare della lista avversaria (Berlusconi e Veltroni docent), lasciando così gli elettori nel dubbio: che cosa vogliono fare davvero per il paese? Infatti, nell’ascoltare i candidati si nota la voglia di far progredire il piccolo borgo ma nessuno ancora ha dato la ricetta per farlo. Si sente parlare dei giovani sanleuciani, che vogliono sapere di più sull’associazionismo, sull’imprenditoria giovanile; gli adulti vogliono sapere cosa sarà delle strade e dei soldi che versano periodicamente nelle casse del comune; gli anziani oramai si chiedono poco o nulla, vogliono solo sapere i nomi di chi si è candidato e si stupiscono nel vedere quanto sia cresciuto il figlio candidato di quel tale.
La cosa più strana è che gli interessi dei giovani escano fuori solo in periodo dell’elezioni per poi riassopirsi subito dopo. Il problema dei giovani sanleuciani è l’essere troppo legati alle tradizioni, continuando così il clientelismo tanto amato ai loro genitori. Il vero problema di San Leucio del Sannio non è scegliere tra la vecchia e già collaudata amministrazione e la favola dell’uomo nuovo, che risolve tutti problemi: bisogna cambiare la nostra mentalità sanleuciana. Fino a quando saremo fermi ad aspettare il salvatore e a dire le parole degli altri, perché è di moda dire quello o quell’altro, il paese non potrà mai evolversi. È necessaria una nuova mentalità all’interno degli elettori, che devono esplicare il loro diritto al voto in modo libero e sereno senza dover pensare a ripagare un obbligo morale nei confronti di un determinato candidato; deve essere la fine del clientelismo il passo fondamentale per permettere al paese un evoluzione, in quanto solo così l’amministrazione comunale porterà in campo gli interessi del popolo rispettando il proprio compito e dando voce agli interessi di tutti. È arrivato il momento che gli abitanti di San Leucio si riprendano quello che gli spetta di diritto: governare il proprio paese.
In bocca al lupo alle due liste e che vinca il bene del paese.
Caro Vito hai in gran parte ragione ma non è proprio vero che non si ascolti nelle parole di nessuno dei candidati la mancanza di una ricetta per far progredire San Leucio.
Anche quando si parla di colpe di qualche amministratore passato si può leggere tra le righe cosa si vuol fare per migliorare San Leucio, nel caso specifico evitando di commettere quegli stessi errori!!!