di Billy Nuzzolillo
(Sanniopress) – Ultimamente il direttore del Vaglio, Carlo Panella, nella sua ritrovata furia iconoclasta ha deciso di impartire ripetute lezioni di giornalismo ai suoi colleghi.
E così, riferendosi alla Gazzetta di Benevento che aveva riportato la notizia del sopralluogo in villa comunale dell’assessore Abbate, ha scritto: “Arrivare bene (sulla notizia – n.d.r.) è molto meglio di arrivare prima…”. Mentre, a proposito della vicenda Ikea, riferendosi ai siti Sanniopress e al Quaderno (senza peraltro citarli…), ha invece scritto: “La regola prima del giornalismo è inesorabile: le notizia vanno verificate. Se no, chi di bufala ferisce di bufala perisce….”
In realtà, ai lettori più attenti non sarà sfuggito che più che al cospetto di bufale giornalistiche (tutt’altro, visto che abbiamo contribuito a fare piena luce sulla questione Ikea) ci troviamo invece di fronte ad un giornalista imbufalito, che già aveva manifestato in tutta evidenza il suo stato d’animo quando aveva clamorosamente bucato la notizia della deposizione in procura del sindaco Pepe.
Eppure, la fonte che ci aveva per così dire “messo la pulce all’orecchio” alle ore 21 di un tranquillo sabato sera era la stessa che aveva dato la medesima imbeccata all’Indro de noartri sin dalle prime ore della mattinata. Nonostante ciò, anziché meditare sull’errore, preferì invece inelegantemente accostare il blog Sanniopress al nome del suo fondatore e alla sua funzione di addetto stampa del Comune…
Sull’episodio Giancristiano Desiderio scrisse: “La scelta di colpire il giornalista e le persone non appartiene né al mondo delle idee né al mondo delle notizie ma al mondo delle clave. Devo, però, fare mea culpa. La caduta di stile è il frutto di una guerricciola che ho avviato proprio io quando definii il Vaglio il Valium” (tratto dal post Il vizietto stalinista ).
In realtà, il risentimento di Carlo Panella ha origini più remote. Come i visitatori ben ricorderanno, Sanniopress fu il sito che dedicò maggiore spazio ed evidenza al cosiddetto “caso Panella” ospitando vari interventi dell’ex direttore del Quaderno, alcuni editoriali e persino la prima intervista rilasciata a poche ore dal clamoroso defenestramento. Inoltre, il sottoscritto fu tra i promotori e amministratori del gruppo facebook di sostegno a Panella.
Poi, però, accadde che l’Indro de noartri, ricorse ad un falso storico per lanciare la sua nuova creatura editoriale scrivendo (vedi foto): “Abbiamo creato nel 2006 il quotidiano online nel Sannio”. Anzi, nell’editoriale di presentazione chiarì meglio il concetto affermando addirittura che la pattuglia di giornalisti del Vaglio era la stessa che aveva “creato e fatto la fortuna dell’informazione online nel Sannio, partendo per primi nel 2006”.
Per questo motivo tentai di fare chiarezza ricorrendo all’arma dell’ironia (Attenti al Vaglio! ) ma mi resi conto che l’ironia non rientrava nel dna del nostro eroe e, alla luce della sua piccata risposta su facebook, fui costretto a far luce sulla nascita dell’informazione online in provincia di Benevento, ricorrendo peraltro ad una dettagliata rassegna stampa (ossia fatti, non parole…).
E’ lì, quindi, che probabilmente ha origine il risentimento dell’imbufalito direttore del Vaglio, che ultimamente si manifesta in maniera quasi ossessiva, generato anche dall’ansia di “arrivare bene” piuttosto che “arrivare prima”. Perché lui è il Migliore….