(Sanniopress) – C’è un nesso tra il crescente numero di decessi per malattie tumorali che si registra da qualche anno a Fragneto Monforte e la presenza di rifiuti a ‘San Fortunato’, sede dell’impianto di tritovagliatura, e ‘Toppa Infuocata’ che dal 2004 ospita migliaia di eco-balle?
A stabilirlo potrebbe essere uno studio commissionato dal Comune di Fragneto Monforte alla Biogem (Biologia e genetica molecolare), il centro di ricerche di Ariano Irpino inaugurato nel 2006 alla presenza del premio Nobel Rita Levi Montalcini.
Ad annunciarlo è stato ieri mattina il sindaco, Raffaele Caputo, nel corso del convegno che si è tenuto presso il centro polivalente e che ha visto intervenire vari esperti nel campo della medicina e dell’ambiente (vedi l’articolo di presentazione).
A spiegare la metodologia che sarà adottata è stata la ricercatrice del Biogem, Daniela Gentilcore: “In pratica, stiamo effettuando un monitoraggio del suolo, delle colture e delle acque di una particolare area del territorio vicina ai siti di stoccaggio dei rifiuti e studiando le possibili conseguenze derivante dalla presenza di questi rifiuti sulla salute della progenie. Nei nostri laboratori stiamo, infatti, nutrendo delle cavie esclusivamente con sostanze ed alimenti provenienti dalla zona oggetto del nostro monitoraggio”.
Nel corso del convegno si è a lungo discusso del nesso tra ambiente ed insorgenza delle neoplasie e si è anche della situazione dell’intera provincia di Benevento, interessata negli scorsi anni sia dal fenomeno dello smaltimento illegale di rifiuti tossici (vedi le operazioni Cassiopea, Dry Cleaner e Chernobyl) che dallo smaltimento cosiddetto “legale” dei rifiuti, conseguente l’emergenza napoletana (vedi i sequestri effettuati dalla magistratura delle discariche di S. Arcangelo Trimonte, San Bartolomeo in Galdo e Tre ponti di Montesarchio).
Nel caso della discarica di Serra Pastore di S. Bartolomeo si è addirittura registrato più volte l’inquinamento del fiume Fortore in conseguenza della fuoriuscita di percolato. E il lago di Occhito, il più grande lago artificiale d’Italia e il secondo in Europa, è un bacino idrico artificiale nato sul finire degli anni ’50 per sopperire alla cronica mancanza d’acqua del territorio foggiano, proprio con uno sbarramento del torrente Fortore…
Nel corso del convegno il direttore dell’unità operativa di Oncologia dell’azienda ospedaliera di Caserta, Pietro Ianniello, (d’origine sannita) ha anche annunciato che sarà presto attiva anche in provincia di Benevento l’Associazione Medici per l’Ambiente (ISDE), nata per stimolare l’impegno dei medici, ma anche della società civile, per la salvaguardia dell’ambiente sia in quanto medici che abitanti della terra. (b.n.)