(Sanniopress) – Ancora un appuntamento di spessore sera al Teatro Massimo nell’ambito della Rassegna Palcoscenico 2000, curata a Benevento da All Net Inclusive per conto del Teatro Pubblico Campano.
Nino D’Angelo degli anni ’80, quello col cascetto “più famoso d’Italia”, si confronta col Nino D’Angelo di oggi. La storia ripercorre tutta la carriera di un artista che dalle canzoni e dai film di cassetta è passato oggi a fare le cose che gli “piacciono di più”, rivelandosi senza condizionamenti.
Oggi c’è quasi un nuovo artista, non meno amato ed apprezzato, il Nino di “Senza giacca e cravatta” del festival Sanremo, oppure quello del recente «Tano da Morire». Nino non nasconde le sue origini, delle quali è ovviamente fiero, e con una straordinaria dose di autoironia racconta tutte le sue peripezie per sfondare in un mondo “distratto” in cui non veniva riconosciuta la sua grande statura artistica.
E’ quella autoironia di una Napoli che rende veramente speciali i suoi artisti; il pubblico li accetta subito, senza tentennamenti, capisce senza dubbi che sul palcoscenico è uno di noi ad esibirsi, uno che ha fatto finalmente fortuna. E’ uno dei pochi artisti capace di fare spettacoli gratuiti per gli indigenti. E non a caso è tanto amato, perchè Nino è prima di tutto, ed ancora, un uomo di cuore che ha conosciuto e non dimentica le sofferenze della sua gente.
Ma oggi Nino è anche un cantante stimato ed apprezzato da un pubblico sempre più vasto, e non potrebbe essere altrimenti. Un artista che ha presentato musiche bellissime, voci bellissime, la sua ovviamente ma anche quella di un numero incredibile di artisti straordinari che l’hanno accompagnato in questa esibizione, con luci e scenografie molto curate.
Uno spettacolo di grande spessore dove Nino, dall’alto dei suoi “162 cm”, ha aperto con semplicità e spontaneità il cuore dei suoi spettatori che spesso l’hanno accompagnato con cori da stadio nei passaggi più belli. Un artista che si è raccontato con semplicità e garbo, attraverso tanto aneddoti della sua sofferta vita di artista passato da esibizioni gratuite in cerimonie a quelle nei teatri più famosi. E Nino regge la scena con pienezza anche quando si trattato di “parlare” aiutandosi con spezzoni dei suoi film tra cui anche “Nu jeans e ‘na maglietta”, che incassò addirittura più di “Flashdance”.
Molte canzoni sono state accompagnate dal vivo, da un’orchestra che ha ripercorso gran parte delle canzoni di ieri e di oggi onorando un grande autore che spazia dalla canzone “di giacca” a quella della sceneggiata e dei neomelodici. Un viaggio nei ricordi e nei sogni di due generazioni, padri e figli che hanno vissuto un grande fenomeno di costume e di cultura che oggi fa breccia anche in un pubblico di giovanissimi.
«C’era un Volta…Un Jeans e una Maglietta» è scritto, diretto e interpretato da Nino D’Angelo, con la presenza in scena di una ventina di artisti tutti molto bravi. Complimenti a tutti!