(Sanniopress) – Sono un Vigile del Fuoco, operativo a Napoli, in servizio dal 1998. Ho prestato soccorso tecnico urgente a Sarno, all’Aquila, a Cervinara e mai dico mai ho assistito a tanta incapacità gestionale di un’emergenza. Abito in Contrada Torre Alfieri che è isolata completamente, senza collegamenti da due giorni e da due giorni senza energia elettrica e linea telefonica da oltre 40 ore. L’Enel non risponde alle chiamate e nessun operatore o operaio sino ad ora si è mai degnato di informare nè la protezione Civile, nè la polizia o i carabibieri o i Vigili del Fuoco della gravità della situazione di ripristino energia elettrica nè tantomeno di allertare gli addetti ai soccorsi.
Nonostante le difficoltà che gli stessi riscontrano, i responsabili Enel SPA Italia non si sono degnati di allertare nessuno, dato il prolungarsi del disagio a tempo indeterminato, per far sfollare le abitazioni isolate da quaranta ore e di ubicare le famiglie interessate, in appositi centri di emergenza: scuole o alberghi.
Da due giorni in balia delle onde, al freddo, impossibilitati a riscaldarci e a raggiungere la città. Sono riuscito a recarmi a piedi sulla strada principale, essendo un esperto di soccorsi Saf, e quindi capace di districarmi in ambienti innevati e inagibili, e la situazione è surreale. Le zone per il momento possono essere raggiunte solo in elicottero, le strade sono inagibili, alberi invadono la carreggiata e quasi quaranta centimetri di neve rendono inaccessibile la stessa a piedi.
Siamo a circa tre km dalle porte di Benevento, e siamo completamente isolati e nessuno dico nessuno, nè Comune, nè Prefettura, nè la Protezione Civilie nè Carabinieri e Polizia, chiamano per informarsi delle condizioni fisiche e organizzative delle famiglie colpite da isolamento e prive di energia. Esistono delle priorità e gli addetti ai soccorsi lo sanno bene e un agglomerato isolato, senza energia elettrica e linea telefonica da giorni è un codice rosso, essendoci la mancanza di tre priorità fondamentali alla vita e viene subito dopo l’imminente pericolo di vita.
Il Comune doveva provvedere a organizzare di concerto con tutti gli operatori addetti al soccorso, campi di accoglienza, addetti alla distribuzione di generi di prima necessità e doveva dare l’immediata precedenza a quelle strade isolate e prive di energia da giorni. Omissioni di soccorso a non finire. Non so quante famiglie siano in condizioni di pericolo in questo momento, ma posso dire che sono tante. Ognuno si assumerà le responsabilità legali e penali del caso. Da operatore dei soccorsi posso dire che gli Enti che erano stati allertati da dieci giorni per l’emergenza, dovevavo organizzarsi in anticipo.
Per il momento gli unici ad operare con senso civile e di causa sono i miei colleghi di Benevento che operano tra mille difficoltà senza il benchè minimo supporto degli altri organi competenti. L’Enel è la prima passibile di denunce per grave omissione di soccorso e tale mancanza di organizzazione e sensibilità civile in venti anni di onorata carriera non li ho mai visti da nessuna parte