(Sanniopress) – Non avevo capito niente è il titolo di un romanzo di successo di Diego De Silva ma compendia bene anche la mia situazione personale. Non avevo capito niente su tante cose come, citando a caso, la scuola di magistratura, la movida, il presepe, la politica a sinistra, la politica a destra, il Pd potente e impotente, il Pdl spappolato come il povero fegato, fegato, fegato spappolato. Ora i fatti – solo quelli – sembrano darmi ragione, ma è solo un’illusione. Non avevo capito niente allora e continuo a non capire niente ora.
La sciagurata storia della scuola di magistratura è iniziata male, è proseguita peggio e ora sapete meglio di me che è andata a finire a…, no, le “male parole” non si dicono, si pensano in interiore homine – è latinorum – ma non si dicono e allora diciamo che è andata a finire a carte quarantotto. La presidentessa della Provincia di Catanzaro, Wanda Ferro, ha dato a tutti gli assiepati politici nostrani una lezione di stile che per loro convenienza dimenticheranno presto. Ha detto la calabrese Ferro squadernando la verità: “Mastella si è comportato come il ministro di Benevento e non come il ministro della Repubblica”. Il succo della vicenda è tutto lì, è sempre stato tutto lì e solo chi non l’ha voluto vedere non l’ha visto. Su queste pagine lo abbiamo scritto e riscritto, sforzandoci di non dare un contribuito gratuito al tedio cittadino, ma niente da fare, non avevamo capito niente. Altri, infatti, ci hanno spiegato proprio ciò che non avevamo capito: che con la scuola di magistratura ci sarebbe stata una grande occasione di crescita per Benevento.
La movida scostumata, che ha il merito di farci fare gli statisti, va avanti da molto tempo, tanto che ormai ha una sua storia, se è vero che gli abitanti del centro storico sentendosi soli al mondo si sono organizzati in un comitato per venire a capo della situazione. Ci sono stati pestaggi, risse, ambulanze ma il Comune non si è mai reso conto di nulla. Sono state avanzate delle soluzioni: turno notturno dei vigili, rispetto dei regolamenti comunali, vigilanza privata. Di tutto un po’. Soluzioni indicative, nel senso che indicavano soprattutto un disagio più che delle soluzioni. Ma chi non vuole sentire non sente. Ora, però, qualcosa si è mosso. Il sindaco incontrando i proprietari e gestori dei locali della movida ha detto “non voglio essere cattivo ma voi vi dovete dare una regolata”. Cavolo – cavolo si può dire, è come carota o verza – non avevo capito proprio niente quando parlando al muro di gomma gli dicevo “fai il sindaco, fai il sindaco, fai il sindaco, sennò che cavolo – è sempre verza – ci stai a fare lì”. Non avevo capito niente.
Ora che non c’è ne ho quasi nostalgia. La ferramenta di Corso Garibaldi aveva un suo fascino, magari tetro, un po’ arrugginito, con qualche pericolo per l’incolumità dei passanti, ma tutto faceva parte del fascino. Effettivamente, non avevo capito niente quando mi si diceva che, proprio come la scuola di magistratura, anche il presepe di ferro avrebbe portato crescita e vantaggi per Benevento e dintorni. Lo hanno smontato pezzo pezzo, bullone dopo bullone, e chissà ora in quale cimitero lo porteranno. Certo, con tutto quel ferro poteva davvero essere una potentissima calamita invece è stata una tremenda calamità. Ho cercato di farlo notare dicendo, nel solito deserto più virtuale che reale in verità, che tutto sommato non valeva la pena dividersi sul Natale perché è una festa pensata nei secoli e nei millenni per unire. Niente da fare, non avevo capito niente.
Ci sono tante altre cose che non avevo capito ma a che pro stare qui a ripeterle? Provate voi a fare un po’ di conti con i soldini – vostri – che se ne sono andati e vedrete che viene fuori una cifra considerevole – milioncini di euro – con la quale si poteva dare un po’ di respiro a quei padri di famiglia ex consorziati che non prendono da un po’ di tempo lo stipendio e non lo prenderanno, lì dove lo prendevano, per il resto del loro tempo. Anche qui, però, non avevo capito niente, perché più elargisci stipendi senza far niente e più la città rallenta nella testa e nel cuore sempre di più. Più economia, società, famiglie e aziende sono sussidiate e più non c’è lavoro e la crisi beneventana diventa crisi nella crisi. Pare sia proprio così, ma non avevo capito niente perché tutto il capibile è capito dal Pd e dal Pdl e a noi non resta altro che non capire niente. Vedete voi di capirci qualcosa.