(Sanniopress) – Credo sia il caso di offrire alcune precisazioni in merito alle web-cam installate in città poichè all’epoca della installazione rivestivo ero responsabile del CED del Comune di Benevento e, conseguentemente, mi sono occupato dell’installazione delle webcam. Ho curato anche nell’occasione lo sviluppo del software che ha reso poi disponibile le immagini delle web-cam sulla rete internet (vedi: www.comunebn.it/webcambn/SantaSofia.php).
Lo scopo era quello di rendere disponibili sul web immagini sempre aggiornate dei punti più belli della nostra città ai fini turistici. Il servizio fu ben accolto tanto che alcuni siti meteo acquisirono immediatamente le nostre immagini per mandare in diretta le condizioni meteorologiche in città. Le telecamere scelte non erano le migliori in assoluto; ce n’erano, infatti, alcune di qualità eccellente ma ovviamente molto costose.
Ma ad indurmi a scegliere le telecamere che poi sono state utilizzate furono soprattutto le norme del garante sulla privacy che recitano:
“Provvedimento in materia di videosorveglianza – 8 aprile 2010 -(Gazzetta Ufficiale n. 99 del 29 aprile 2010)
4.5. Utilizzo di web cam o camera-on-line a scopi promozionali-turistici o pubblicitari
Le attività di rilevazione di immagini a fini promozionali-turistici o pubblicitari, attraverso web cam devono avvenire con modalità che rendano non identificabili i soggetti ripresi. Ciò in considerazione delle peculiari modalità del trattamento, dalle quali deriva un concreto rischio del verificarsi di un pregiudizio rilevante per gli interessati: le immagini raccolte tramite tali sistemi, infatti, vengono inserite direttamente sulla rete Internet, consentendo a chiunque navighi sul web di visualizzare in tempo reale i soggetti ripresi e di utilizzare le medesime immagini anche per scopi diversi dalle predette finalità promozionali-turistiche o pubblicitarie perseguite dal titolare del trattamento.”
In pratica non si possono installare web-cam con scopi turistici che permattano l’identificazione delle persone. Non si può per decisione chiara e netta del garante sulla pPrivacy, decisione che non può essere disattesa essendo previste sanzioni di carattere penale per i trasgressori. Ma se anche fossero state installate telecamere di maggiore qualità, rimane il fatto che il servizio non è presidiato. Ed inoltre il garante della privacy richiede che le immagini non siano neanche memorizzate e conservate.
Ora alcuni osservatori lamentano che dette web-cam non hanno reso possibile il riconoscimento degli autori di gravi episodi teppistici e, di conseguenza, sottolineano il grave sperpero di danaro. Evidentemente ignorano le norme di legge che ho citato. C’è da osservare, inoltre, che le telecamere di videosorveglianza hanno caratteristiche diverse da quelle delle web-cam ed, ovviamente, la loro installazione e manutenzione è regolata da norme più complesse.
E certamente ce ne sono installate decine e decine in città: basta alzare un po’ lo sguardo per rendersene conto, in tutte le strade e a tutti gli incroci.
Ed è attraverso queste telecamere che occorre cercare gli autori di gesti spiacevoli e non dalle web-cam che hanno altri scopi. Ora alcune web-cam non funzionano, con tutta probabilità perchè non c’è alimentazione elettrica. Ma rimane il fatto che le web-cam di cui ho curato l’installazione sono tra le pochissime web-cam installate da Enti Pubblici, segno di sensibilità e lungimiranza che evidentemente non riscontrabile altrove.
Sentir parlare di “grave sperpero di danaro” mi lascia un po’ di amarezza, anche perchè le web-cam hanno dato immagini di grande qualità, la migliore in assoluto che c’è sul web, permettendo a centinaia di migliaia di utenti di vedere dal web la nostra bella città. E sfido a trovare un servizio altrettanto bello, come quello disponibile da noi, in qualsiasi altra città d’Italia (all’estero sì che ce ne sono, specialmente nei paesi dell’Est). E se alcune web-cam ora non funzionano, non resta che sperare che il servizio venga riattivato.
Credo che nessun cittadino desideroso di pace pretendesse un atto illegittimo dall’Amministrazione chiedendo di individuare i vandali di turno attraverso le registrazioni delle telecamere….Ritengo tuttavia che le immagini vengano “trattenute”per un ragionevole periodo,altrimenti non si capirebbe la necessità di tali installazioni;deduco,quindi,che per gli avvenmenti più offensivi(lo sfregio e il furtodel Bambinello)sotto l’Arco Traiano,ad esempio,si sarebbe potuto chiedere l ‘autorizzazione all’Autorità Competente per il sequestro e successiva valutazione delle immagini.Non credo che il diritto alla pryvaci sarebbe stato affievolito data la giusta causa ed il breve periodo da monitorare e valutare.Grazie. Adele Cusanelli.
il problema è risolto. Le webcam dell’arco di traiano e quella del corso non funzionano più da mesi, rispettivamente dal 14 aprile 2012 e dal 23 settembre 2013. Naturalmente a nessuno frega di riparare il problema.