(Sanniopress) – E se fosse tutto vero? Se gli sversamenti tossici di cui si parla fossero avvenuti davvero nella terra sannita, sotto i nostri occhi e il nostro naso, negli anni trascorsi? Se un bel giorno ci svegliassimo e ci accorgessimo che tanti, troppi di noi hanno cominciato ad ammalarsi inspiegabilmente e a morire, che cosa faremmo? E che cosa facciamo ora, che tutto questo è una “semplice” possibilità, una “semplice” paura di qualcosa di catastrofico che però potrebbe anche non accadere? E’ ancora il tempo di rimanere con le mani in mano, gli occhi chiusi, le orecchie tappate e il cervello spento senza riflettere su tutto questo?
Pensateci. Pensiamoci. Solo per un momento, lasciamo che la nostra mente si immagini la Benevento del futuro, il Sannio tra qualche anno, solo pochi anni, per vedere che cosa ci potrebbe riservare il tempo. La nostra provincia è terra. In molti casi solo terra e niente altro. Campagne, coltivazioni, agricoltura, agriturismo, bellissimi paesaggi che hanno il sapore della natura incontaminata. Poi c’è l’arte. Abbiamo l’arte, la storia, i reperti archeologici, i monumenti. Ma in moltissimi casi non abbiamo le strade adeguate per far arrivare qui la gente ad ammirare questo ben di Dio. Non investiamo sulla promozione turistica, o lo facciamo male. Fuori regione non ci conoscono, e spesso nemmeno in regione. A volte, non ci conosciamo nemmeno noi fino infondo, con tutte le ricchezze che stanno proprio qui, intorno a noi, sotto il nostro naso, sulla nostra terra sannita.
E se un giorno scoprissimo che non solo quello che stava sopra la terra, ma anche ciò che era stato nascosto sotto di essa, abbiamo totalmente ignorato? Se un giorno quello che è stato messo sotto la terra si rivoltasse contro di noi e contro tutto ciò che sta sopra, dai campi coltivati all’archeologia e all’arte, trasformando la nostra bella terra in un luogo a rischio, malato, cancerogeno, malsano? Se tutto questo è dietro l’angolo, nel futuro prossimo che da stolti e superficiali non siamo in grado neppure di immaginare, che cosa faremo?
Se è vero, e se lo è nella misura paventata, che alcuni territori sanniti sono stati oggetto di sversamento illecito di rifiuti tossici ormai da anni, il modo di essere e di stare al mondo di tutti noi smetterebbe di essere un semplice argomento di discussione. La differenza tra essere cittadini passivi e atrofizzati e cittadini coscienziosi e attenti comincerebbe ad essere una questione di vita o di morte. Per noi, per le nostre famiglie, per gli amici, per le piccole cose della nostra vita, per il nostro contesto sociale. Per il nostro Sannio. E allora non basterà esserci detti sommessamente che bisognava reagire, bisognava mandare a casa gli amministratori corrotti, bisognava far prevalere la legalità e l’onestà, la coerenza vera e la limpidezza morale, la trasparenza e la parola pubblica. Bisognava…
Se è tutto vero, se c’è anche una sola possibilità che sia tutto vero, dobbiamo subito darci una mossa e capire tutti, tutti, che la guerra non è mai davvero finita. Che il campo non è mai completamente nostro.