(Sanniopress) – C’è una Napoli invasa dai rifiuti e dilaniata dalla criminalità. E c’è una Napoli che ancora accende i cuori di chi la vive intensamente.
Su questa profonda diversità e sulla coabitazione di tante contraddizioni e molteplici punti di vista e scritture si svilupperà l’incontro di domani 26 febbraio alle ore 19 al caffè letterario Lino’s Cofee, in piazza Guerrazzi a Benevento, tra Simone Di Meo, autore di “L’impero della camorra – Vita violenta del boss Paolo Di Lauro” (Newton Compton Editore) e Marzio Di Mezza, autore di “A Napoli un po’ di più” (Graus Editore). Incontro al quale parteciperanno stimolando la discussione, il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli e il capo ufficio stampa del Comune di Benevento, Billy Nuzzolillo.
I Temi
La Napoli diversa da quella invasa dai rifiuti e dilaniata dalla criminalità è la città della quale si innamora Paolo Bertini, scrittore di successo, giunto nel golfo di Partenope durante una lunga crisi professionale. La storia di Paolo però fa solo da sfondo a quella che può considerarsi una vera e propria dichiarazione d’amore alla città.
“A Napoli un po’ di più” vuole rappresentare un’iniezione di fiducia; un modo per poter contribuire, con parole semplici e immagini quasi didascaliche, alla ricostruzione di una speranza di cui tanto si parla per la rinascita di Napoli.
Il libro pubblicato nel gennaio 2009 e che è stato presentato in anteprima la scorsa settimana nella sede regionale dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, dopo Benevento farà tappa a Campobasso, San Giorgio a Cremano (20 Marzo), Auletta, Brescia (4 Aprile).
E’ già un cult, invece, il libro “L’impero della camorra – Vita violenta del boss Paolo Di Lauro” (Newton Compton Editore) del giornalista napoletano Simone Di Meo. Il testo ripercorre la scalata al potere di uno dei padrini della malavita partenopea più enigmatici degli ultimi anni, soprannominato “Ciruzzo ‘o milionario” per la sua straordinaria capacità di guadagnare soldi. Secondo alcune ricostruzione della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, infatti, il clan di Paolo Di Lauro riusciva a incassare circa un miliardo di lire al giorno dalla vendita di migliaia di bustine di eroina e cocaina nei ghetti sub-urbani di Secondigliano e Scampia. Un impero immenso su cui si sono accese le luci della magistratura e quelle dei clan nemici, che hanno portato – a ridosso tra 2004 e 2005 – a una faida che ha provocato oltre sessanta morti in poco meno di sei mesi.
Gli autori
Marzio Di Mezza è nato a Napoli nel 1969, nel popoloso quartiere Forcella. Si laurea in Architettura ma già durante gli studi si dedica al giornalismo. Comincia nel 1989 con delle piccole collaborazioni per poi approdare a testate regionali e nazionali.
Nel 2001 ha pubblicato il suo primo romanzo dal titolo “Le nuvole” (Guida), premiato con pergamena e medaglia d’argento al Premio Letterario Internazionale “Maestrale San Marco”, MARENGO D’ORO 2002 – sesta edizione. Sta lavorando al terzo romanzo. E’ giornalista professionista e Presidente dell’Associazione Giornalisti Politici della Campania. Ha curato le prime due edizioni del Festival del Libro e della Scrittura di San Giuseppe Vesuviano.
Simone Di Meo, giornalista professionista, ha coordinato la cronaca giudiziaria per il quotidiano “Cronache di Napoli” e curato speciali sulla criminalità organizzata sul canale satellitare “Italiamia”. Collaboratore del quotidiano “ItaliaOggi” e “Panorama Economy”, è vice-direttore della rivista “ForumItalia”. Scrive di cronaca nera dalla Campania per il quotidiano “Il Tempo” ed è autore della collana “Vita da Cattivi – le biografie dei boss della camorra”. Ad aprile, uscirà il suo nuovo libro sulla faida di Secondigliano per i tipi della “Newton Compton Editore”