(Sanniopress) – Ho conosciuto Carmelo Imbriani qualche estate fa. L’ex enfant prodige del Napoli (autore di una memorabile rete al suo debutto da titolare con la maglia azzurra a Brescia nel 1995) era reduce da un infortunio e stava effettuando la riabilitazione presso il Centro De Nicola di Cerreto, diretto dal medico sociale del Napoli, Alfonso De Nicola.
A causa del solito, fastidioso mal di schiena, ero anch’io lì ed eseguivo svogliatamente i miei esercizi riabilitativi. Era la vigilia di Ferragosto e il Centro era quasi deserto. Fu naturale, quindi, che scambiassimo quattro chiacchiere, tra un esercizio e l’altro.
Rimasi molto colpito dalla sua cordialità e naturalezza, lontana anni luce dal prototipo del calciatore che avevo in mente.
Successivamente approdò al Benevento e ne divenne il capitano, fino alla fine della carriera calcistica, conquistando il cuore della tifoseria. Mai una dichiarazione fuori posto e, soprattutto, vera anima dello spogliatoio, anche nei momenti più drammatici.
Imbriani ha chiuso la carriera di calciatore a Benevento e proprio dal capoluogo sannita è voluto ripartire come allenatore del settore giovanile.
Come ha recentemente rivelato il presidente del club giallorosso, in estate assieme al “gemello” Martinez ha rifiutato una proposta allettante per restare a Benevento e, visti i risultati eccellenti conseguiti, è stato scelto da Oreste Vigorito come successore di mister Simonelli alla guida della prima squadra (sempre in tandem con il “gemello” Martinez). Una scelta coraggiosa, premiata dai risultati: tre vittorie su tre gare disputate. Complimenti, dunque, a Vigorito per la scelta effettuata e, soprattutto, chapeau al nostro “capitano”.