(Sanniopress) – Raffaele Pastore il 23 novembre 1996 fu ucciso a Torre Annunziata. Era un commerciante e si era rifiutato di pagare il pizzo alla camorra. La vedova Beatrice Federico ha continuato la battaglia in difesa della dignità degli imprenditori e contro i clan che opprimono lo sviluppo.
Quest’anno il Comune di Torre Annunziata ha voluto istituire il Premio Pastore in collaborazione con le associazioni Libera e Alilacco. Tra i premiati anche l’ingegnere Pietro Di Lorenzo, imprenditore di Limatola (Bn).
“La finalità del premio – ha spiegato la moglie di Pastore nel corso della cerimonia – non è solo quella di onorare Raffaele, ma di presentare un esempio positivo alla cittadinanza, per spronare tutti a dire no al racket, per eliminare l’atteggiamento di passività, indifferenza e paura da parte della cittadinanza verso la camorra”.