(Sanniopress) – Qualche anno fa, ai tempi della giunta D’Alessandro al Comune e della presidenza Nardone alla Provincia, era molto in voga l’idea di realizzare a Benevento un aeroporto di terzo livello, equiparabile a quello di Verona o di Lamezia Terme. L’infrastruttura sarebbe dovuta sorgere a Contrada Olivola e, secondo lo studio di fattibilità realizzato nell’ambito del Prusst “Calidone”, avrebbe dovrebbe coprire, come bacino d’utenza, il Sannio, l’Irpinia, il Molise e gran parte della provincia di Foggia.
L’ipotesi poi tramontò, soprattutto perché si la Regione decise di investire su Pontecagnano, in provincia di Salerno. Ma ecco come descrive oggi l’aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi Carlo Tecce su Il Fatto Quotidiano: “L’aeroporto di Salerno (o Pontecagnano) è il più comodo d’Italia. Anche se via Olmo è Comune di Bellizzi, anche se il cartello indica destra (sbagliato!) anziché sinistra (corretto!), anche se costeggi una discarica abusiva, anche se l’asfalto è un maglione bucato. L’aeroporto di Salerno è adorabile: parcheggi senza monetine e senza maledire. È accogliente: panchine bianche e larghe, cestini per i rifiuti, carta, cartone, plastica, vetro e misto. È moderno: c’è la scritta enorme Costa d’Amalfi. Peccato che sia completamente deserto. Cinque minuti a mezzogiorno, t’aspetti traffico, valigie, confusione. E invece avverti soltanto un rumore sordo, due colpettini a bassissima quota: due pacchi di patatine, non unte non fritte, che il custode compra per sé. E mentre sgranocchia, spiega: “Fra 5 ore c’è un volo per Milano oppure domani mattina”. E poi basta, niente. Capodichino (Napoli) è lontano un’ora di autostrada. Vuoi mettere, però, l’ebbrezza di sorvolare la statale Litoranea piena di puttane notte e giorno? “Pure i principi William e Kate volevano atterrare qui!”, racconta fiero Carmine Maiese, persona cortese, presidente del consiglio di amministrazione. E lei? “Ho chiesto: che mezzo avete?”. E quindi? “Nulla. Troppo grande per noi. Rischiavano di schiantarsi con la nostra pista di un chilometro e mezzo”. Che la Regione giura di raddoppiare con 50 milioni di euro”.
Il Consorzio Salerno-Pontecagnano stacca un assegno di 3,5 milioni di euro l’anno all’Alitalia, che garantisce un servizio 5 giorni a settimana con un vettore di 30 posti: andata a Milano all’alba e ritorno, ancora a Milano e rientro in serata. E così l’Aeroporto di Salerno vanta un primato mondiale: ogni giorno ci sono più dipendenti che passeggeri. Il presidente, preciso: “Eh, spese abbondanti: 50 assunti, 3 squadre di vigili del fuoco, 3 gruppi di sorveglianza. Cento, più o meno”.
Secondo il cronista de Il Fatto Quotidiano “il fallimento non arriva perché la cattiva politica è una tassa puntuale per i cittadini: bilancio 2010, passivo di 2,4 milioni di euro; nel 2011, peggio, 3,2 milioni. E così sempre, al ritmo di 2 milioni se l’annata è positiva. Con sofferte e sincere scuse ai cittadini, una società (pubblica) avrebbe licenziato se stessa. A Salerno, però, vogliono l’aeroporto”.
Aeroporto da chiudere, quindi? Nient’affatto! Il presidente della Provincia, Edmondo Cirielli (Pdl), annuncia trionfante vagonate di euro in arrivo: “Cento milioni! Per il nostro aeroporto, ci pensate? La Regione ha sbloccato i fondi. Sai che bello per i vip imbarcarsi per New York con i bagagli a Salerno?”.
Intanto, il cronista annota: “Ennesimo rumore sordo, cambio di custode, stavolta sceglie salatini integrali. Almeno si risparmia sui grassi”.
C’è ancora qualcuno convinto che a Benevento si debba realizzare l’aeroporto?
Io, basterebbe fare un’accordo non con Alitalia ma con Ryanair! Allora si che si potrebbe parlare di turismo a Benevento
In tutta franchezza, se per sviluppare il turismo a Benevento dobbiamo creare un aeroporto, meglio se rimaniamo così. Infondo qualche migliaio di presenze all’anno le abbiamo, anche se arrivano con treni poco flessibili e scomodi oppure direttamente con l’auto e pagano la “tassa” ai parcheggiatori abusivi del weekend.