(Sanniopress) – I giovani sono insopportabili e l’unica cosa che me li rende sopportabili è che anch’io sono stato giovane. Siccome, dato il tema, sono in vena di delicatezze, inizio con un pensiero di un poeta tedesco ripreso da un filosofo italiano. I quali, però, se avessero conosciuto il fenomeno della cosiddetta movida non avrebbero parlato né di giovani né di insopportabilità ma di inciviltà e di maleducazione, e basta. Come diceva Flaiano, la situazione è tragica ma non è seria. La tragicità sta nel fatto visibilissimo da tutti – fatta eccezione per sindaco e prefetto – che il centro storico e alcune piazze sono diventate pisciatoi, cessi, pattumiere. L’amenità consiste nel fatto che l’amministrazione comunale e la prefettura invece di far rispettare legge, regolamenti e decenza dovrebbero instituire un servizio navetta per collegare il centro con il parcheggio di via del Pomerio che è in centro.
L’idea è di due associazioni che, peraltro, hanno lanciato anche delle buone proposte già avanzate a più riprese inutilmente dai comitati dei cittadini esasperati: controlli delle licenze, vigilanza notturna. Ma, mi sia concesso, l’istituzione di una navetta per collegare il centro con il parcheggio di via del Pomerio che è in centro è davvero grottesca. La movida è frequentata da giovani che godono di ottima salute che possono fare chilometri a piedi, figurarsi poche centinaia di metri. Il tratto che separa il parcheggio dai locali è davvero breve, quasi inesistente. Già oggi, senza il parcheggio di via del Pomerio, i giovani possono parcheggiare al di fuori del centro storico e rendere la vita notturna più decente per tutti. Se non lo fanno è perché non vogliono farlo, non sentono di doverlo fare, non sono costretti a farlo, nessuno impedisce loro nulla. Al contrario, ritengono di doversi avvicinare il più possibile al locale con l’automobile. Per raggiungere lo scopo va bene ogni mezzo, anche quello di parcheggiare in sosta vietata, davanti alle abitazioni, davanti alla prefettura impedendo l’entrata e l’uscita dal palazzo del governo (si fa per dire), creando ingorghi, caroselli, risse, bucando le ruote di altre auto, strisciandole, danneggiandole. Ora, secondo le associazioni di Franzese & Schipani, bisognerebbe fornire a questi signorini e signorine così educati e aggraziati un servizio navetta per consentirgli di parcheggiare in ordine le loro macchinine a via del Pomerio e salire e scendere dalla navetta come scolaretti al primo giorno di scuola. Che pensierini delicati e civilissimi, che odore di pulito e di lavanda, che bei prati in fiore, che bontà e gioia, che cuori nobili. Come mai nessuno ci aveva pensato prima?
Voi ce lo vedete il “popolo della notte” tenersi la mano in fila per due e ritornare in navetta a prendere la macchinina per far ritorno a casa canticchiando nel cuoricino “mamma son tanto felice perché ritorno da te…”. Questi dopo che hanno bevuto, ingurgitato, fumato, pisciato, vomitato devono anche essere scorrazzati per qualche centinaio di metri perché, poverini, con le loro gambette non ce la fanno e hanno bisogno di un buon servizio navetta.
Purtroppo è tutto vero. Le associazioni ritengono, insomma, che tutta la città debba tenere in seria considerazione le ubriacature dei giovani fino al punto da investire su questa filosofia di vita da rammolliti e trasformare il centro storico di Benevento – ah, l’Unesco – in un suk arabo.