di Gabriele Corona *
(Sanniopress) – A seguito di una efficace indagine condotta dai Carabinieri di Benevento e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli con la collaborazione della Procura della Repubblica di Benevento, sono state arrestate questa mattina nove persone del clan Nizza che operava a Benevento dal 2003. Risale a quell’anno, infatti, la prima relazione al Parlamento con la quale la Direzione Investigativa Antimafia comunicava che: “In città, recenti operazioni delle Forze dell’Ordine hanno fatto emergere un’autonoma valenza del gruppo criminale “NIZZA”, il cui capo clan, NIZZA Cosimo, allo stato detenuto, risulta imparentato con personaggi della camorra del quartiere di Secondigliano di Napoli.” La DIA si riferiva, evidentemente, ai parenti della moglie, Patrizia Mattuozzo.
Cosimo Nizza è stato poi ucciso ad aprile 2009 con due colpi di pistola alla testa, vicino alla sua abitazione al Rione Libertà, dopo una lunga ed incontrastata serie di atti delinquenziali registrati nel quartiere. Ora dalla indagine dei Carabinieri risulta che l’attività del clan dedito alla usura e alle estorsioni, dopo la morte del capo, è stata diretta dalla moglie, dai figli e da altri soggetti con essi imparentati ai quali vengono contestati anche diversi atti criminali per imporre il pagamento degli interessi usurai, il pizzo e il controllo del territorio. Nel corso della conferenza stampa di questa mattina, il Procuratore della Repubblica di Benevento, Giuseppe Maddalena e il Procuratore aggiunto Antimafia di Napoli, Cafiero de Raho, hanno ancora una volta sottolineato che Benevento non è un’oasi tranquilla, come si ostinano a sostenere ancora diversi politici, rappresentati delle istituzioni ed alcuni giornalisti. I due magistrati hanno inoltre annunciato che è stata affidata ai carabinieri una specifica indagine sul riciclaggio di denaro proveniente da attività illecite, a Benevento. Si tratta di una notizia di grande importanza perché finalmente si entra nel vivo di un fenomeno denunciato da diversi anni da Altrabenevento ma finora non indagato sufficientemente. Questa attività investigativa, anche grazie alla collaborazione della Procura della Repubblica di Benevento consentirà certamente di accertare i rapporti tra i clan beneventani, i politici di riferimento e i funzionari pubblici corrotti che da anni agiscono indisturbati nella città capoluogo e nel resto della provincia a danno dei cittadini onesti.
* presidente Altrabenevento