(Sanniopress) – Forse quando è avvenuta la tragica e dolorosa morte del compianto fratello Ciro, cui una Giunta comunale uscente si è affrettata a dedicare lo stadio di calcio comunale, Oreste Vigorito, presidente del Benevento Calcio spa e grande imprenditore della IVPC che produce pale eoliche, non avrebbe mai immaginato quanti travagli e sconquassi lo avrebbero riguardato in prima persona nella qualità di primo tifoso giallorosso. Dalle solite partite mediocri, maturate soprattutto in casa, che hanno portato la squadra alla solita qualificazione ai play off; all’eliminazione, come al solito, dai play off stessi prim’ancora di giungere in finale. Di mezzo, il caso Paoloni e calcioscommesse, e poco prima la querela alla Gazzetta dello Sport per diffamazione in merito a presunte combine del Benevento Calcio su alcune partite di Lega Pro. E, come se non bastasse, ora anche l’addio dell’amatissimo bomber Giampiero Clemente dopo quattro anni di onorato servizio con la maglia degli stregoni.
Ma dietro la cronaca si sviluppano almeno altre due vicende che coinvolgono, più o meno direttamente, il presidente Vigorito proprio mentre egli sta valutando molto seriamente la possibilità di lasciare la squadra giallorossa dopo tante delusioni e tanta amarezza. Per il Comune di Benevento, nuovamente guidato da Fausto Pepe dopo la rielezione maturata già il 16 maggio al primo turno, è infatti un bene che Vigorito resti in città e nello specifico allontani da sè l’ipotesi di lasciare il Benevento Calcio. Se l’amministrazione comunale della precedente consiliatura, infatti, ha provveduto con soldi di bilancio all’installazione dei tornelli e dunque alla messa a norma degli ingressi allo stadio “Ciro Vigorito” oltre a realizzare un nuovo asse viario per l’accesso al settore ospiti, i più recenti lavori di abbellimento e ammodernamento, dalla nuova tinteggiatura di spalti e gradinate al montaggio di sediolini anche là dove l’ex Santa Colomba ne era sempre stato sprovvisto oltre all’installazione di telecamere, sono stati compiuti a spese della società benchè l’impianto sia di proprietà del Comune. Un numero su tutti: la capienza, portata in occasione dei play off a 12.587 posti. Uno stadio da serie B (ma anche da serie A) che invece dovrà ospitare per ancora un altro anno (si spera l’ultimo) una squadra che milita in Lega Pro.
Ma chi rimborserà questa spesa? Carte ufficiali in giro non se ne trovano, ma di certo non si può pensare che uno stadio comunale venga rimesso a nuovo “aggratis” da un privato, come il Benevento Calcio spa. Non stiamo parlando del Colosseo nè di Della Valle, anche se Oreste Vigorito non può certo lamentarsi dei suoi proficui investimenti sull’eolico. Ma comunque sia il ritorno economico deve esserci. E se Vigorito dovesse lasciare, sicuramente la prima cosa che farebbe sarebbe di richiedere indietro l’ingente spesa sostenuta. Ma, nelle condizioni in cui si trova, il Comune di Benevento non sarebbe probabilmente in grado di accontentare un così generoso creditore. A quel punto la cosa più probabile sarebbe la cessione a titolo definitivo al Benevento Calcio spa dell’intero impianto del “Ciro Vigorito”, con evidente sconfitta (non calcistica stavolta) per il Comune e per Fausto Pepe. Ecco quindi spiegato perchè al primo cittadino non può che far paura l’ipotesi di una dipartita del presidente giallorosso, visto che sul piano politico la patata bollente sarebbe tutta sua.
Ma per un amministratore locale che vuole che Vigorito resti, ce n’è almeno un altro cui Vigorito non piace. O per lo meno non sotto tutti gli aspetti. In una nota stampa diffusa in seguito all’esito del referendum del 12 e 13 giugno scorso, il presidente della Provincia di Benevento Aniello Cimitile ha infatti affermato la sua contrarietà (unitamente alla sua Giunta) all’eolico nel Sannio. “Sentiamo il bisogno di denunciare il pericolo che incombe sul territorio sannita. Da più parti infatti – ha detto Cimitile – giungono segnali preoccupanti rispetto all’invasione di piccoli impianti eolici che rischiano di deturpare ulteriormente l’ambiente. E’ necessario porre fine a questi insediamenti in quanto già da tempo sono state ampiamente superate le previsioni contenute nel Piano energetico provinciale. Chiediamo anche che la Regione – ha concluso il presidente della Provincia – dia risposte sui nostri programmi per il fotovoltaico”.
Sarebbe allora interessante sapere cosa si direbbero in un incontro a tu per tu i due presidenti, Cimitile e Vigorito. E’ chiaro che la Provincia di Benevento non ha alcun legame con la IVPC nè alcun “obbligo” di investire sull’eolico per stringere migliori rapporti di collaborazione con il presidente del Benevento Calcio. Un’ipotesi del genere sarebbe semplicemente assurda. Ma la distanza di vedute resta, e chissà che non diventi anche questo un ingrediente nuovo che sancirà l’addio di Oreste Vigorito al capoluogo sannita. Dopo tanta amarezza e difficoltà, forse una sola goccia è in grado di far traboccare il vaso.