(Sanniopress) – Con il fiato sospeso a causa del decreto “beffa” approvato tra vibranti proteste, ieri si è svolto l’incontro organizzato da Maria Chiara Petrone con il WWF Sannio e il Patrocinio di “Rete Arcobaleno Benevento” e del “Comitato Referendario 2 Sì per l’Acqua Bene Comune”.
Previsto presto la Biblioteca Provinciale, come raccontato da Camillo Campolongo, grazie alla disponibilità del dirigente Giulio De Cunto, l’evento si è svolto presso il Convitto Nazionale con una partecipazione che fa ben sperare per il raggiungimento del quorum il 12 e il 13 giugno.
I lavori sono stati aperti dal brillante intervento di Sergio Ulgiati, docente di Chimica ambientale presso l’Università Parthenope di Napoli, il quale – dopo aver spiegato gli effetti di lunga durata delle scorie nucleari e le sue devastanti conseguenze su tutta la filiera ambientale – ha rimarcato due dati fondamentali che dovrebbero dissuadere l’Italia da una scelta nuclearista: l’alto tasso di sismicità (e densità di popolazione) e la ricchissima dotazione naturale di sole. È giusto, ha concluso Ulgiati, avere paura: grazie a questa emozione l’uomo nel corso del tempo si è evoluto evitando catastrofi.
Successivamente è intervento Angelo Bonelli, portavoce nazionale dei Verdi, la mattina impegnato nella protesta contro il Governo a Roma, il quale ha ricordato prima di tutto la scarsissima trasparenza che da sempre caratterizza l’industria nucleare, gli effetti ancor oggi presenti nell’ambiente della catastrofe di Chernobyl, i grandi interessi delle lobby energetiche (e dell’Enel) a conservare un modello di consumo energivoro. Ha concluso auspicando un mutamento di paradigma che vada verso una vera e propria “democrazia energetica” con l’investimento in energie rinnovabili come l’eolico, il fotovoltaico, il solare, poiché è dimostrato scientificamente che l’umanità sarebbe in grado di soddisfare oltre il 90% del proprio fabbisogno energetico in questo modo.
Nicola Sguera, docente di storia e filosofia presso il “Rummo”, ha affrontato la questione dal punto di vista filosofico, evocando tre grandi pensatori contemporanei: Ivan Illich, che ha mostrato la connessione fra alti consumi energetici e disuguaglianza sociale (per cui anche se fosse possibile un’energia atomica sicura essa andrebbe rifiutata), Günther Anders, che ha messo in guardia dalla «rivoluzione apocalittica che nasce nei laboratori di fisica», e Hans Jonas, che invita ad esercitare l’euristica della paura e il principio responsabilità, avendo, per la prima volta nella storia, l’uomo la possibilità di distruggere il suo habitat naturale. Sguera si è riallacciato a Bonelli nell’auspicare una svolta verso una stile di vita ispirato alla “decrescita conviviale”.
Infine Camillo Campolongo, referente energia del WWF Campania, con l’uso di grafici e cartine, ha illustrato il fabbisogno energetico del Sannio, mostrando come sia possibile soddisfarlo ricorrendo a rinnovabile e alla riduzione degli sprechi.
Molti gli interventi nel corso del dibattito che hanno toccato tematiche impegnative: gli effetti devastanti sulla salute delle radiazioni, le possibilità occupazionali delle energie rinnovabili come i pannelli solari, il massiccio uso propagandistico dei media al servizio della lobby nuclearista.
I promotori dell’incontro saranno impegnati, nelle prossime settimane, insieme a tutti gli altri soggetti presenti sul territorio, in azioni di sensibilizzazione sui referendum.