Presentato presso la Biblioteca Provinciale di Benevento, nell’ambito della rassegna “Nonsololibri” promossa dall’associazione Sanniopress Onlus con il patrocinio dell’assessorato alla Cultura della Provincia di Benevento, il libro “Paradossopoli” del giornalista Alessandro Migliaccio, collaboratore della trasmissione televisiva “Le Iene”.
“Si tratta di un libro che va letto due volte – ha spiegato il presidente dell’Asia, Lucio Lonardo -. La prima lettura può strappare un sorriso, anche perché segue il canovaccio di fortunate trasmissioni televisive come “Le Iene” o “Striscia la notizia”. Ma la seconda volta che lo si legge si prova un senso di profonda amarezza per un popolo che non sa crescere. Il libro, a mio avviso, rappresenta una sorta di bibbia dell’utente vessato dalla pubblica amministrazione. Il cittadino rappresenta oggi solo un numero, neanche tanto importante. E fa bene Migliaccio a denunciare tutto ciò perché rende un servizio in quanto costringe l’amministratore pubblico ad intervenire e correggere certe storture. Personalmente, quindi, preferisco “Paradossopoli” a “Gomorra” , proprio perchè denuncia le cose che non vanno nella quotidianità ed invita i cittadini a reagire a questo stato di cose”.
Lonardo ha poi raccontato l’esperienza vissuta quand’è diventato presidente dell’Asia, i paradossi in cui si è imbattuto: “Mi sono ritrovato con un capannone, appena acquistato, che era più basso dei camion che dovevano entrarci; con dieci vespette inutilizzate e che ho dovuto rivendere tre anni dopo a chilometri zero perché inutilizzabili per la raccolta differenziata, a cui pure erano destinate. E, infine, mi sono ritrovato ad avere dei contenitori che avevano un aggancio diverso da quello dei nostri camion di raccolta, e quindi giacevano inutilizzati nei depositi”.
Billy Nuzzolillo, curatore della rassegna “Nonsololibri” (sostenuta da Eurogronde, Banca del Lavoro e del Piccolo Risparmio, Aesse Stampa, Piscina Solaria e Messaggio d’Oggi) , a sua volta ha ricordato l’inquietante silenzio che accompagnò a livello regionale l’episodio dello schiaffo che l’autore di “Paradossopoli” ricevette dal comandante dei vigili urbani di Napoli, Luigi Sementa: “Bisognò aspettare i servizi delle testate nazionali “Tg3 Linea Notte”, “Striscia la notizia”, “Le Iene”, “Rainews 24” e “Current Tv” affinchè anche i media napoletani si occupassero della vergognosa vicenda, alla quale – va ricordato – pure avevano assistito due colleghi del giornalista aggredito”.
Alessandro Migliaccio, nel suo intervento conclusivo, ha spiegato di “aver ricevuto la solidarietà dei colleghi e degli organismi di categoria, solo dopo che il caso aveva assunto una dimensione nazionale. Stamattina, però, alla seconda udienza del processo ero solo. Adesso è solo un problema del sottoscritto quello di ottenere giustizia”.
E, nel concludere il suo intervento, ha raccontato le vicende paradossali contenute nel suo libro: dalla sede dei vigili urbani usata come autolavaggio alle motoambulanze inutilizzate, dal bollino blu che si “compra” senza portare l’auto in officina alla discarica abusiva creata sul marciapiede dall’agenzia per l’ambiente, dal biglietto dell’autobus che inganna i passeggeri al tribunale dove si ruba di tutto e si può entrare anche armati.
La lettura di alcuni brani del libro “Paradossopoli” è stata curata dalla professoressa Maria Cristina Donnarumma.